Omicidio-suicidio di Azzano Mella: "Volevate allontanarci. Lei è morta, ora anche io"

L'atroce messaggio vocale inviato alla madre di Mara Facchetti dal compagno Mustafa appena compiuto il delitto e poco prima del suicidio

I carabinieri della Scientifica sul luogo del ritrovamento ad Azzano

I carabinieri della Scientifica sul luogo del ritrovamento ad Azzano

Brandico, 2 dicembre 2019 - «Volevate allontanarci a tutti i costi. Le avete detto di chiamare i carabinieri. Guardate cosa avete fatto. Lei è morta, adesso muoio anch’io». Questo è stato, in sintesi, l’ultimo messaggio vocale inviato prima di uccidersi da Moustafa El Chani, il marocchino di 32 anni che ha ucciso la ex fidanzata Mara Facchetti, 46 anni, di Brandico in bassa bresciana. Lo straniero, che durante la notte dell’femminicidio suicidio aveva fatto uso di droga, lo ha mandato tramite il sistema di messaggistica Whatsapp alla madre di Mara colpevole, secondo lui, di volerlo tenere lontano dalla figlia. L’uomo ha anche inviato un altro messaggio a una amica della donna dicendo : «L’ho ammazzata». Poi anche lui si è tolto la vita, riuscendo solo al secondo tentativo nell’intento di impiccarsi. Ecco gli inquietanti particolari emersi nel corso delle indagini relative all’ultimo femminicidio consumatosi nel bresciano tra la notte di giovedì e venerdì, in mezzo ai campi di Azzano Mella.

Secondo quanto appreso, la vittima aveva deciso di lasciarsi quella storia malata alle spalle poiché l’ex compagno la maltrattava, anche se non lo aveva mai denunciato alla polizia. Purtroppo l’ultimo incontro con l’uomo, che per Mara doveva servire a liberarsi, è terminato nel modo peggiore, con lei prima massacrata a calci e pugni e poi ammazzata. Il bastone con cui è stata uccisa, non pare essere stato staccato dagli alberi della zona. Mara, si presume, mentre veniva picchiata in macchina ha cercato di fuggire. El Chani l’avrebbe inseguita e finita con l’arma impropria che probabilmente teneva in auto. Questo particolare sembrerebbe fare pensare alla premeditazione. Nelle prossime ore si svolgerà l’esame autoptico sia sul corpo di Mara Facchetti sia sul corpo di Moustafa El Chani. Questo aiuterà a capire quanta droga avesse assunto l’uomo e cosa esattamente abbia provocato la morte della donna. Difatti, non è escluso che quando è stata abbandonata Mara Facchetti fosse solo priva di sensi e che sia morta in seguito.

A trovare il corpo del marocchino era stato nella mattinata di venerdì un ingegnere che stava facendo dei rilievi al parco comunale di Azzano Mella. Prima aveva provato a strozzarsi con una cintura, senza riuscirci. Probabilmente ha vagato qualche ora prima di mettere in atto il tentativo definitivo. La presenza dell’auto e del corpo di Mara Facchetti a un chilometro e mezzo di distanza dal parco giochi sono invece state segnalate da un agricoltore.