Occupò abusivamente per due anni una casa, pena leggera

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Occupò abusivamente per due anni la casa di una coppia di fidanzati trentenni, che vissero un incubo per tornare in possesso della loro bifamiliare.

Ieri il 42enne cremonese protagonista di una vicenda risolta solo a marzo 2021 - liberò l’appartamento solo grazie all’intervento di Comune, Prefettura e Questura - è stato condannato dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Brescia a cinque mesi e dieci giorni di reclusione.

Già noto ai Servizi sociali, l’uomo visse nell’abitazione di Mompiano, Brescia nord, senza corrente e senza acqua.

Stando ai proprietari, a inizio 2019 pagò un paio di mensilità di affitto poi stop.

Alla scadenza naturale del contratto, la situazione per i proprietari non si sbloccò.

L’inquilino si barricò tra le pareti domestiche e tra le parti iniziò una lunga battaglia sfociata in denunce reciproche.

Per la Procura della Repubblica bresciana, che aveva chiesto una condanna a due anni, l’imputato minacciò il proprietario con un’ascia ("Se entri ancora in questa casa ci vediamo all’ospedale o all’obitorio"), disse che avrebbe dato fuoco alla clinica dove il padre del proprietario lavorava, scavalcò una recinzione, scassinò una porta metallica e abbattè anche a martellate l’ingresso del suo domicilio. Una continua situazione di tensione fra le parti.

"Ho occupato quella casa per necessità, non sapevo dove andare, non avevo soldi, né un lavoro, ero veramente disperato", si è difeso in aula l’imputato, negando di avere proferito le minacce. Ieri il giudice lo ha condannato per un solo episodio di minaccia aggravata dall’uso del martello e per porto di oggetti atti ad offendere, ma ha disposto il non luogo a procedere per il resto.

B.Ras.