BEATRICE RASPA
Cronaca

Obbligo di vaccino a scuola, a Brescia oltre 9mila bambini non hanno eseguito i richiami

I dati provinciali sui bambini coperti dai vaccini

Vaccino a un bambino

Brescia, 26 agosto 2017 - La riapertura delle scuole, il 5 settembre, è dietro l’angolo e con la prima campanella scatta la novità dell’obbligo vaccinale per bimbi e ragazzi fino ai 16 anni. A Brescia e provincia – escluso il distretto Ats della Valcamonica – la recente circolare ministeriale coinvolge 191.857 bambini (81.931 in carico alla Asst del Civile di Brescia, 63.393 alla Asst del Garda e 46.533 della Franciacorta). In 14.873, cioè il 7,75% del totale, non appaiono in regola con il ciclo dell’esavalente (antipoliomelitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, atipertosse, antiHeamophilus influezae tipo B). Tra questi sono 5.690 (quasi il 3%, di cui 2.661 nella Asst di Brescia, 2097 in quella del Garda e 932 in quella della Franciacorta) a non essere mai stati vaccinati. I restanti 9.183 invece (4,8% del totale) non hanno concluso i richiami. Quanto alla cosiddetta trivalente (antimorbillo, antirosolia, aniparotite), pure obbligatoria, sono in 19.785 (pari al 10,31%) a non averla eseguita: 10.457 (il 5,45%, con 4.939 bimbi nella Asst di Brescia, 3.727 nella Asst del Garda e 1791 nella Asst della Franciacorta) non si sono sottoposti al vaccino, mentre in 9.328 (4,86%), non hanno eseguito i richiami.

Per dare una dimensione del fenomeno, avvertono da Ats, non bisogna però sommare i 15mila privi della copertura esavalente con i 20mila che non hanno eseguito la trivalente perché il primo gruppo in genere coincide con il secondo (chi non si sottopone all’esavalente non si sottopone nemmeno alla trivalente). Il provvedimento legislativo impone anche una decima vaccinazione per i nati nel 2017, l’antivaricella, il cui obbligo però scatterà solo nel 2018 perché va somministrata dopo l’anno di età. La percentuale delle inadempienze, hanno chiarito ieri il direttore di Ats Brescia Carmelo Scarcella e il direttore sanitario Fabrizio Speziani, appare lievemente più alta della media regionale, sebbene le province lombarde presentino situazioni diverse. "A Brescia le mancate adesioni si attestano sulle 350 famiglie per fascia d’età - chiarisce Speziani- . Pesa sicuramente lo zoccolo duro dei prevenuti ideologicamente, ma ha un peso anche chi non rispetta i richiami. C’entra poco invece la massiccia presenza sul territorio degli stranieri, in genere attenti a mettersi in regola".

Da parte di Ats intanto è partito l’invio a tamburo battente di lettere alle famiglie non a posto con le prescrizioni. "Chi è in linea dovrà presentare a scuola il libretto vaccinale – spiega Scarcella -. Chi ne è sprovvisto potrà presentare un’autocertificazione, anche se è chiamato a produrre il libretto entro il 10 marzo. E’ in regola anche chi fornisce un attestato del pediatra o del medico di base in cui si certifica l’esonero dai vaccini per ragioni cliniche o per avvenuta immunizzazione". La documentazione andrà fornita entro 10 settembre ai nidi e alle materne (pena la mancata iscrizione del bimbo), entro il 31 ottobre alle scuole dell’obbligo (in questo caso è prevista solo una sanzione tra i 100 e i 500 euro).