Truffava una novantenne e la figlia disabile, sequestrati 800mila euro

Al centro dell'indagine "Parenti serpenti", un 69enne gardesano cugino del marito defunto dell'anziana, alla quale avrebbe sottratto ingenti quantità di denaro

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Brescia, 2 agosto 2019 - Curava il patrimonio e gli interessi economici di una donna ultranovantenne. E, secondo quanto riportato dai finanzieri del comando provinciale della guardia di Finanza della città lombarda, l'uomo, un 69enne gardesano, si approfittava di lei e la truffava. Così le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per il reato di truffa, appropriazione indebita, auto-riciclaggio e peculato, per un totale di 800 mila euro, nell'ambito di un'indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria coordinata dalla locale procura della Repubblica, nei confronti dell'uomo. Cugino del marito defunto.

LA SCOPERTA - La donna, rimasta vedova e con una figlia disabile, si era accorta, dopo 20 anni, della condotta del 69enne a cui aveva affidato il proprio partrimonio e il futuro della figlia (in caso fosse morta prima di lei), di cui era stato nominato amministratore di sostegno. L'anziana si sarebbe accorta del raggiro alla scomparsa della figlia, durante la fase di successione ereditaria

LE TRUFFE - Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo (avvocato e imprenditore) avrebbe raggirato la donna in diverse occasioni: si era fatto consegnare circa 300mila euro, con la falsa promessa di dover utilzizare il denaro in un investimento attraverso l'acquisto di quote di una società a cui lui stesso era riconducibile. Poi si era approppriato di circa 500mila euro della donna (detenuti all'estero e oggetto di regolare rientro in Italia mediante la procedura di collaborazione volontaria). Infine si era impossessato, in qualità di amministratore di sostegno della donna disabile, di alcune somme di denaro relative alle rendite vitalizie di una polizza assicurativa, sottoscritta molti anni prima dal padre defunto, per garantire il sostentamento della figlia disabile. 

L'INDAGINE DELLE FIAMME GIALLE - L'indagine è stata denominata "Parenti serpenti". L'attività investigativa dei finanzieri, che si è sviluppata prevalentemente attraverso l'analisi dei flussi finanziari italiani ed esteri riconducibili alle vittime, all'imprenditore e alla società coinvolta, hanno permesso di ricostruire il raggiro nei confronti dell'anziana (e della ragazza disabile). Le Fiamme Gialle bresciane, tra Milano, Desenzano del Garda e Prevalle, hanno quindi recuperato il denaro sottratto attraverso il sequestro dei saldi attivi dei conti correnti dell'indagato, sia personali sia quelli della propria attività economica dove aveva investito indebitamente il denaro della 90enne e il sequestro per equivalente di un prestigioso immobile residenziali, in territorio gardesano, come provento dei reati contestati.