
Benessere fisico, ma anche affettivo, relazionale che si aggiunge alle maggiori competenze che si possono consolidare con l’attività fisica, associando ad esempio logica e matematica. Sono gli effetti positivi dello sport osservati da Cristina Pezzi (nella foto), pedagogista e pedagogista dello sport, che lavora con la sua Asd bresciana “Insieme verso la meta“, per fare dello sport uno strumento di educazione, inclusione e crescita. "Per quanto riguarda le scuole, con cui spesso lavoriamo – conferma – alcune non hanno spazi, altre ce li hanno ma non sono adeguati. Talvolta manca anche la consapevolezza tra gli stessi insegnanti, non sempre preparati a usare bene gli spazi che hanno a disposizione. Eppure le palestre sono i luoghi in cui i bambini e le bambine imparano tramite il fare, attraverso l’emozione. Il lavoro che faccio con l’associazione e il progetto educativo sportivo conferma quanto faccia bene a loro, ai docenti e ai genitori, perché attraverso l’attività sportiva si trasmettono valori, disciplina, competenze sociali, si lavora sullo sviluppo, l’affettività, le relazioni, ma su competenze logiche e life skills. Gli spazi vanno creati e usati con consapevolezza".
"Spesso le strutture scolastiche sono inadeguate rispetto al numero di studenti, ma negli anni – spiega Filippo Ferrari, consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica – le scarse risorse a disposizione non ci hanno permesso di intervenire. Grazie ai fondi del Pnrr, stiamo facendo 4 nuove palestre. Entro fine anno completiamo quelle dei licei Calini, De Andrè e Leonardo in città". Sabato quella del ‘Calini’ sarà dedicata a Federico Corallini, morto nel 2016; la palestra di Darfo sarà invece dedicata alla sciatrice Elena Fanchini. F.P.