Dopo la seduta defatigante di domenica mattina, il Brescia riprenderà ad allenarsi mercoledì, sempre a Torbole. Al centro dell’attenzione rimangono le condizioni di Moncini (che sta cercando di rientrare gradatamente in gruppo) e di Borrelli (per lui lavoro in palestra dopo la botta subita alla spalla), ma l’atmosfera che accompagna le Rondinelle si è fatta del tutto diversa dopo la preziosa vittoria conquistata a Bolzano con il Sudtirol. Al "Druso" la squadra di Maran ha dato una dimostrazione importante di determinazione e compattezza, rispondendo nel modo più efficace a tutte le critiche che hanno fatto seguito alle due sconfitte consecutive con Cittadella e Reggiana. L’impressione è che Bisoli e compagni siano riusciti a mettersi alle spalle il "pericolo granata" e il ruolino di marcia dopo quattro giornate (due vittorie e altrettante sconfitte) fa rientrare a pieno diritto la formazione biancazzurra nel cuore di un torneo cadetto ancora senza padroni. A ridare fiducia al Brescia nella sua corsa verso l’alto la concretezza e il coraggio messi in bella evidenza in casa del Sudtirol e in questo senso si può vedere, ben chiaro, il "marchio" di Maran. In un momento assai delicato il tecnico bresciano ha pensato bene di coprirsi e affidarsi alla difesa a tre, chiedendo ai suoi giocatori unione e precisione nelle loro giocate, ma azzardando pure la carta di chiedere un turno di riposo a Cistana, perno della retroguardia biancazzurra, che, però, a Reggio Emilia era parso tutt’altro che brillante.
Adesso l’allenatore trentino ha a disposizione praticamente due settimane per "modellare" al meglio un Brescia che, come Maran stesso ama ripetere, sia davvero in grado di giocarsela con tutti (a cominciare dal quotato Frosinone che sabato 14, alla ripresa, sarà ospite al "Rigamonti"). Al di là della necessità di vedere quali saranno le condizioni di Moncini e Borrelli a metà mese, le Rondinelle possono guardare avanti con un autentico sospiro di sollievo visto che Juric, quando è stato chiamato a guidare l’attacco biancazzurro a Bolzano, ha fatto intravedere buone qualità. "La pausa – è l’analisi di Rolando Maran, che ha spiegato la scelta del nuovo modulo con l’intento di togliere ampiezza al gioco del Sudtirol – ci servirà per recuperare due, tre giocatori, può solo farci bene. Noi, in ogni caso, dobbiamo riuscire adessere squadra sempre, dobbiamo identificarci ogni volta che scendiamo in campo. Possiamo anche subire sconfitte meritate o meno, ma ci mettiamo sempre tutto".