Siccità, il Naviglio Grande Bresciano chiude i rubinetti

In mancanza d’acqua il Consorzio del Chiese ha abbassato le chiuse. I campi coltivati e le centrali idroelettriche restano all’asciutto

La serrata, spiegano i tecnici, inevitabile per garantire il deflusso minimo vitale

La serrata, spiegano i tecnici, inevitabile per garantire il deflusso minimo vitale

Brescia -  Situazione drammatica per gli agricoltori bresciani. Tutti coloro che fino a ieri mattina erano serviti dalle acque del lago d’Idro e del fiume Chiese con le sue derivazioni, tra cui il Naviglio Grande Bresciano, sono a secco. Alle 12 le chiuse sono state abbassate e i campi hanno smesso di ricevere acqua come le centrali idroelettriche.

«Confermo la chiusura del Naviglio Grande Bresciano – spiega il presidente del Consorzio del Chiese, Giovanni Lechi – È stata una decisione dovuta. Non c’è acqua abbastanza. È un dispiacere per i nostri agricoltori, che si sentono abbandonati. Purtroppo abbiamo dovuto chiudere per garantire il deflusso minimo vitale. Non era possibile fare altrimenti". Niente acqua, dunque, nel Naviglio Grande Bresciano e nelle derivazioni fino a quando non pioverà. La situazione, se continueranno le temperature tropicali, è destinata a peggiorare.

La settimana prossima chiuderà i rubinetti pure il fiume Oglio. Niente più acqua nella roggia Fusia che si diparte dal Sebino, e in tutti i canali di derivazione del fiume Oglio, tra cui la Roggia Castrina, la Conta, la Seriola Trenzana e la Seriola Nuova di Chiari.

A rimanere a secco saranno sia i campi bresciani sia quelli della Bergamasca, oltre a quelli della Bassa verso Mantova e il Cremonese. "Gli agricoltori stanno accelerando la raccolta del mais – spiega il presidente di Confagricoltura Giovanni Garbelli – Ci sembra che la situazione sia stata sottovalutata. È la peggior annata che i nostri anziani ricordino. Si stanno asciugando i fontanili. Abbiamo esposto il problema al prefetto, che ci ha ascoltati, ma la soluzione non è vicina. Era stata chiesta, in questo caso al ministero, una deroga per abbassare di un metro come accadeva fino al 2003. Ma alla Conferenza dei servizi ci è stato comunicato che il livello può essere abbassato di soli 50 cm. I laghi soffrono, i fiumi soffrono. Ci aspetta un’impennata di prezzi per settembre e non parliamo solo di agricoltura".