Nadia Toffa, continua l'omaggio alla camera ardente: "Mancherà a questa Terra"

Un viavai continuo, incessante. I funerali saranno celebrati venerdì, alle 10.30, in Duomo a Brescia

Nadia Toffa

Nadia Toffa

Brescia, 14 agosto 2019 - Anche ieri la camera ardente allestita al Teatro Santa Chiara di Brescia per Nadia Toffa è stata meta di tantissima gente che ha voluto salutare la presentatrice tv morta a 40 anni dopo una lunga e coraggiosa battaglia conntro il cancro. E lo stesso sarà oggi: la camera è aperta dalle 9 alle 20, aspettando le 10.30 di domani, venerdì 16 agosto, in Duomo, quando si terranno i funerali. Sul pulpito salirà Padre Maurizio Patriciello, parroco simbolo della lotta alla "Terra dei Fuochi". "Nadia ha voluto che fossi io a celebrare il suo funerale - ha spiegato don Maurizio - mi costa molto".

Inserita da Forbes Italia tra le cento donne che stanno cambiando il mondo, si era guadagnata la cittadinanza onoraria a Taranto grazie alle sue inchieste contro l’inquinamento industriale. Nella chiesa del Gesù Divin Lavoratore – la città pugliese ha proclamato il lutto cittadino in suo onore – è stata celebrata una messa d’addio. Una folla indossava la maglietta con la scritta "Ie jesche pacce pe te!!", nel dialetto locale "Io esco pazzo per te". Il ricordo e l’orgoglio per un progetto di raccolta fondi sostenuto dalla conduttrice per aprire un reparto di Oncoematologia Pediatrica all’ospedale. 

Mentre, i detenuti del carcere cittadino hanno fatto una colletta per acquistare una corona di fiori che e' stata consegnata al Teatro Santa Chiara.  "Nadia cheè  sempre stata paladina della giustizia", hanno scritto in una lettera i detenuti che non potranno partecipare alla funzione di domani. Sulla bara candida qualcuno ha lasciato una maglia bianca con il logo delle Iene e una scritta a pennarello: "Nadia sarai sempre nei nostri cuori". Ai lati del feretro la mamma, il papà, le sorelle e lo storico ex fidanzato Emanuele. "Ci sta guardando da lassù anche in questo momento", ha ripetuto la madre Margherita stringendo centinaia di mani per tutta la giornata. Anche quelle di Ornella, una giovane partita dal Trentino, che ha tatuato sul braccio sinistro l'autografo di Nadia: "L'avevo incontrata per strada anni fa le ho chiesto l'autografo e poi me lo sono tatuato. Avevo una grandissima stima di lei. Ô stata un esempio di forza e di combattività. Ho apprezzato molto la sua scelta di raccontare la malattia. Di mettersi a nudo. Mancherà a questa Terra", ha detto.