La nuova vita della sciatrice Nadia Fanchini: traduce dal dialetto per il tribunale

Sulle piste ha fatto sognare i tifosi per oltre un decennio

Nadia Fanchini (sci alpino)

Nadia Fanchini (sci alpino)

Brescia, 15 dicembre 2020 - Dalla velocità sugli sci alla traduzione del dialetto “bresciano” nei tribunali. E’ questa la nuova vita di una delle campionesse dello sci azzurro che hanno fatto sognare i tifosi per oltre un decennio, tra il 2005 e il 2019, contribuendo, insieme alla sorella Elena anche lei ritiratasi dalle competizioni nell’aprile del 2020, alla nascita di quello nuova valanga azzurra che oggi domina nel mondo dello sci con le varie Federica Brignone, Sofia Goggia, Marta Bassino e Elena Curtoni. A dire il vero le sorelle Fanchini nello sci sono tre perché anche Sabrina, la più piccola, è entrata a far parte della nazionale di sci alpino, non ottenendo grandi risultati, prima di entrare a far parte dello staff tecnico del Comitato Alpi Centrali. Dopo il ritiro, Nadia, da sempre portacolori delle Fiamme Gialle, ha continuato ad operare in Finanza e tra i suoi compiti vi è anche quello di tradurre dal dialetto bresciano all’italiano le intercettazioni ambientali e telefoniche.

Un lavoro delicatissimo e assai utile per magistrati e avvocati non bresciani perché lo si sa che il dialetto bresciano è assai ostico e, quando lo si parlo in modo “stretto”, quasi incomprensibile, soprattutto se non si è lombardi. La campionessa di Montecampione è sempre stata orgogliosa, così come le sorelle, della sua terra natale e il dialetto bresciano lo mastica senza problemi. Prima lo parlava con gli amici, ora lo usa anche per lavoro. Un lavoro “bizzarro” ma assai utile e importante per una campionessa che ha incominciato a vincere giovanissima: nel 2004, a soli 18 anni, ha vinto il suo primo mondiale juniores in superG a Maribor e l’anno dopo ha vinto ai mondiali di Bardonecchia l’oro in discesa e gigante. Nel 2005 ha stupito tutti conquistando la quarta piazza nel SuperG dei Mondiali di Bormio, sulla pista Deborah Compagnoni di Santa Caterina Valfurva dove pochi giorni dopo la sorella Elena riuscì a vincere l’argento in discesa.

Nel palmares di Nadia Fanchini ci sono anche un argento e un bronzo ai Mondiali dei “grandi” e due vittorie, in SuperG a Lake Louise (Canada) e in Discesa a La Thuile, oltre a 13 titoli tricolori di discesa, superG e combinata. Il suo palmares avrebbe potuto essere molto più consistente se la sfortuna non le avesse riservato spiacevoli “sorprese”. Sono stati tanti, tantissimi, gli infortuni, spesso gravissimi, soprattutto alle ginocchia che hanno costretto Nadia a ripartire più volte da zero. Ma lei ha sempre mostrato grande carattere tornando più forte di prima. Fino al ritiro della primavera 2020, insieme alla sorella Elena, dopo che a dicembre 2019 è diventata mamma di Alessandro. La sua vittoria più bella…