
Il collettivo The DouglaS MortimerS (Fabio Rebuschi, presidente, Mauro Maisel Zuliani, Igor Costanzo) ha creato l’app. La startup è compartecipata da Innova Italia
Trasformare ogni immagine in un suono, per renderla accessibile anche agli ipovedenti o non vedenti. A poco più di un anno dal lancio sul mercato, è in costante crescita Multiart, la prima app di sempre che dà voce, suoni e vita alle immagini, a disegni e opere d’arte. A idearla il collettivo di artisti bresciani The DouglaS MortimerS (i gardesani Fabio Rebuschi, presidente, Mauro Maisel Zuliani, Igor Costanzo), startup compartecipata da Innova Italia, e sviluppata grazie a vari sostenitori locali. La funzionalità principale della app (disponibile in 170 paesi) consente di catturare con la fotocamera di qualsiasi smartphone un’immagine e trasformarla in musica tramite un’associazione innovativa di colori e suoni. I quadri di Matisse, Basquiat, Van Gogh, la Gioconda di Leonardo e tutte le opere d’arte dei più grandi di sempre hanno così una voce propria, con melodie originali. Lo staff è al lavoro per la versione 2.0.
"Le nuove funzionalità – spiega Rebuschi – creeranno opportunità di networking tra gli utenti. L’implementazione dell’intelligenza artificiale consentirà poi di usare modalità vocali di accesso, garantendo il servizio anche a chi è portatore di handicap, visivo o motorio". Ulteriore novità sarà l’introduzione della parte vocale: un microfono aperto con il quale sarà possibile interagire con le opere. Arte e musica con Multiart, nel segno di un nuovo umanesimo digitale: non solo Van Gogh, Picasso e qualsivoglia dipinto di ieri, oggi e domani, ma anche immagini artistiche, fotografie, oggetti e opere digitali in AI potranno essere ascoltati e riconosciuti, ciascuno di essi con una propria melodia. Alla realizzazione e implementazione della app hanno partecipato più di 50 artisti.
Federica Pacella