REDAZIONE BRESCIA

Montisola Legend, sfila la storia di bici e motori

Il fascino dell’isola lacustre più grande d’Europa, il mito di campioni delle due e delle quattro ruote e la bellezza...

Il fascino dell’isola lacustre più grande d’Europa, il mito di campioni delle due e delle quattro ruote e la bellezza...

Il fascino dell’isola lacustre più grande d’Europa, il mito di campioni delle due e delle quattro ruote e la bellezza...

Il fascino dell’isola lacustre più grande d’Europa, il mito di campioni delle due e delle quattro ruote e la bellezza senza tempo di biciclette del 1.800 e motociclette del secolo scorso sono gli “ingredienti“ salienti che ieri mattina hanno decretato l’indubbio successo della “Montisola Legend“. Una vera e propria sfilata nel mito che ha portato grandi personaggi del mondo dello sport (e non solo) sulla splendida isola del Lago d’Iseo e ha conquistato numerosi appassionati. La manifestazione ha preso il via dalla località Peschiera Maraglio intorno alle 11 e dopo una sfilata di circa un’ora ha raggiunto il centro di Montisola, dove è entrata nel vivo una festa che ha coinvolto i grandi campioni che hanno impreziosito questa riuscita iniziativa che ha voluto valorizzare una volta di più il territorio dell’isola sebina ed un borgo che ha dimostrato di meritare un posto tra quelli più belli d’Italia. Per la gioia degli spettatori che hanno raggiunto Montisola in gran quantità hanno dato il loro contributo alla bella domenica che ha unito le leggende dello sport ad autentici gioielli a due ruote stelle di prima grandezza come Francesco Moser, Gianni Motta e Giambattista Baronchelli per il ciclismo, protagonisti di epiche sfide alla Dakar in sella alle loro motociclette come Franco Picco, Ciro De Petri, Edi Orioli e Stephan Petheransel, piloti italiani che hanno raggiunto la Formula 1 come Arturo Merzario e Alex Caffi. Nomi illustri che, però, non sono state le sole leggende che hanno impreziosito la manifestazione fortemente voluta dall’intera comunità di Montisola.

Sono stati in molti, infatti, ad ammirare le biciclette di fine Ottocento e le motociclette del Novecento che hanno consentito a tante persone di compiere un viaggio all’indietro nel tempo e nella fantasia. Tutto questo, e tanto altro ancora, per un’iniziativa che è andata in archivio con un bilancio senza dubbio positivo e ha già fatto intravedere le qualità necessarie per far proseguire il suo cammino il prossimo anno e dare così vita ad una nuova, illustra tradizione in grado di far conoscere ed apprezzare sempre più il nome di Montisola. Lu.Ma.