Prealpi bresciane, oltre 4 milioni contro lo spopolamento della montagna

Il progetto "AttivAree" voluto e promosso da Fondazione Cariplo per il rilancio di Valle Trompia e Valle Sabbia

La presentazione del progetto

La presentazione del progetto

Brescia, 20 giugno 2019 - Un atto di civiltà più che di riparazione, di umanesimo più che di semplice solidarietà. Perché un territorio è la gente che lo abita, è la memoria di giorni migliori che potrebbero tornare, è la voglia di «stare» quando tutti quasi hanno preferito «partire». Non facile. C’è anche una buona dose di utopia. Del resto è sempre servita per alimentare i sogni capaci di uscire dal cassetto.

E quella che salirà in quota, sulle Prealpi Bresciane, insieme al progetto «AttivAree» voluto e promosso dalla Fondazione Cariplo, ha tutta l’aria di essere una sfida e insieme una straordinaria riconquista della montagna lombarda, quella che l’urbanizzazione e l’industrializzazione hanno spesso reso marginale ed economicamente poco appetibile. Un'idea che è diventata piano di rilancio per la Valle Trompia e la Valle Sabbia, unite dalla geografia ma stavolta anche dalla vittoria di un bando Valli Resilienti (www.attivaree-valliresilienti.it) di grande valore anche simbolico, qualcosa come 4,4 milioni di euro in 3 anni per mettere in moto cultura e turismo, economia agricola, occupazione giovanile e ospitalità in una fetta di Bresciano particolarmente segnato dallo spopolamento ma dove esistono risorse e ambientali, economiche e anche sociali di grande interesse. Ieri la presentazione nella sede milanese della Fondazione Cariplo, location perfetta per materializzare aspettative e ambizioni di un progetto che coinvolge 25 Comuni, due Consorzi, realtà professionali e associative e circa 40mila persone (un altro progetto riguarda l’Oltrepò Pavese); e che sta già presentando una serie di novità assolute: recuperi di piccoli borghi di montagna abbandonati da tempo, una nuova rete di strutture ricettive (B&b, agriturismi, etc.), la promozione del commercio di vicinato, lo sviluppo della digitalizzazione nelle valli, e in particolare il lancio di un turismo esperienziale e immersivo destinato ad intercettare i viaggiatori e a proporre loro contatti diretti e partecipativi con casari, produttori e artigiani.

Si parla di una greenway per rendere sempre più vicine le valli alla grande città (Brescia), di trekking a passo d’asino, di nuove strutture ricettive accessibili e bike friendly (ad esempio a Rebecco, a Barghe, a Lavenone, etc.), di valorizzazione dei musei locali, perfino di spazi attrezzati per yoga e meditazione, ma anche di un English Camp, di un Weekend Montessori, di giornate in malga e di un Circuito Valli Accoglienti e Solidali, lo stesso che il prossimo 26 giugno farà le sue presentazioni ufficiali a Brescia (Largo Torrelunga 7). Sullo sfondo perfino piani di comunicazione e marketing per trasformare questa fetta di montagne lombarde in un territorio smart. Con tanto di morale: certe volte il miracolo di un’idea è superiore perfino alle aspettative di chi l’ha avuta.