Montagna, patrimonio da salvare "Serve una legge per quei territori"

La Giornata internazionale celebrata in Valcamonica col ministro Calderoli: "Tema da seguire con attenzione"

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di Milla Prandelli

Edolo, ieri, è stato la culla di tutte le montagne italiane, rendendo la Valcamonica il luogo in cui si è festeggiato la Giornata internazionale della Montagna. A rendere l’evento vivo è stato il convegno al polo Unimont di Edolo di Unimi per l’organizzazione, oltre che dell’ateneo, della presidenza del consiglio dei ministri con il suo dipartimento per gli affari regionali e le autonomie.

Tanti i temi in discussione, non ultima la necessità di avere una legge creata e pensata per i territori montani, che attualmente ne sono sprovvisti. Ad affermarlo è stato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli. Avrebbe dovuto essere fisicamente presente all’incontro. Motivi istituzionali lo hanno però fatto partecipare tramite web, spiegando che "tifa" per la montagna e che pur essendo nato e cresciuto a Bergamo si sente vicino alle vette, anche grazie al consolidato rapporto di interlocuzione con l’università di Milano e con la sua sede di Edolo, specie con il professor Anna Giorgi, presidente del corso di laurea in Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano.

"È stata la professoressa Giorgi, come prevede anche uno dei temi di questo convegno, “Le donne muovono le montagne“, a “muovere il ministro verso la montagna“. Quando l’ho incontrata la prima volta l’ho ascoltata per due ore. Mi ha fatto capire che gli uomini e le donne che nascono e crescono in montagna hanno quel quid in più rispetto ai cittadini. Oggi festeggiamo un giorno internazionale, che ho voluto il lunedì per non disturbare gli operatori del settore, ma la montagna esiste 365 giorni l’anno. Serve una legge per la montagna: cosa che seguirò con attenzione".

L’assessore regionale Massimo Sertori ha sottolineato come "si debbano creare le condizioni per mantenere le persone in montagna, con l’accortezza che siano sostenibili e non feriscano l’ambiente". L’assessore ha anche sottolineato che la "montagna va compresa e l’aiuto deve essere concreto, come sono i montanari".

Tra gli altri relatori istituzionali, anche le testimonianze di diverse donne laureate all’Unimont: Gloria Carletti, sindaco di Foppolo, Noemi Guzzo, esperta in marketing territoriale, Silvia Lodetti, communication manager di una azienda di Onore, e Valeria Leoni. "Io lavoro per una azienda specializzata in laser – ha raccontato Lodetti – siamo 70 dipendenti. Essere in montagna ha difetti e pregi. Tra i pregi l’ambiente, l’assenza di traffico e la qualità della vita. Tra i difetti, a volte, la difficoltà di fare arrivare corrieri. L’industria in montagna può esistere, ma bisogna aiutare le aziende ad essere competitive".