MILLA PRANDELLI
Cronaca

Missione compiuta. Volontari antincendio della Valcamonica impegnati in Sardegna

In tredici hanno garantito sorveglianza boschiva e pronto intervento

Missione compiuta. Volontari antincendio della Valcamonica impegnati in Sardegna

In tredici hanno garantito sorveglianza boschiva e pronto intervento

EDOLO (Brescia)

La Valcamonica ha incontrato la Sardegna e lo ha fatto grazie al grande cuore e alla preparazione dei suoi volontari, che per un mese, quello di agosto, hanno prestato gratuitamente il loro servizio nel Cagliaritano, dove oltre ad addestrarsi con i gruppi locali, si sono occupati della sorveglianza antincendio boschivo e non solamente. "Il gemellaggio con la Sardegna, coordinato e voluto dalla nostra Comunità montana, quella della Valle Camonica – spiega Fabian Troletti, Direttore tecnico delle Operazioni di Spegnimento in forza alla Comunità Montana camuna – nasce da un’iniziativa di Regione Lombardia, che nel 2023 ha proposto alle varie realtà Regionale di trascorrere parte del periodo estivo a supporto dei gruppi di Sardegna e Sicilia. La nostra Comunità montana ha scelto la Sardegna. Le disponibilità sono per i mesi di luglio e agosto. Noi abbiamo scelto agosto e siamo partiti in 13 dai gruppi di antincendio boschivo della Protezione Civile di Gianico, Esine, Malegno, Braone e del Gicom della Comunità Montana. Siamo stati ospitati da associazioni locali nei campi di Assemini, Sinai e Monastir, nel sud dell’isola".

Se la mattina all’alba il lavoro cominciava con l’addestramento, dalle 10 alle 22 gli operatori camuni e quelli sardi si sono occupati di vigilanza. Nel frattempo hanno cooperato allo spegnimento di vari roghi, tra cui uno di grandi dimensioni in una discarica abbandonata. "Tra l’altro – spiega Troletti – poco dopo che ce ne siamo andati qualcuno ha riappiccato il fuoco nello stesso luogo, con gravi danni. Nel corso delle operazioni un forestale di 24 anni è morto a causa di incidente stradale avvenuto nel percorso per raggiungere l’incendio".

Tra camuni e sardi si è creato un legame fortissimo. "La popolazione data è estremamente accogliente – rimarca Troletti – ci hanno trattato come se fossimo di famiglia, del posto. Lavorare con i colleghi isolani ci ha dato modo di imparare ed esercitarci a entrare in azione negli incendi estivi, che da noi non sono frequenti, con temperature anche oltre i 38gradi, sulla macchia mediterranea, ricca di oli e secca, che brucia subito. Da noi gli incendi sono frequenti in inverno, con temperature attorno ai dieci gradi, a volte anche sotto zero. Le fiamme riescono a covare anche per mesi, per questo qui è necessaria una bonifica dettagliata. Basti pensare all’incendio di Sonico, che iniziò a febbraio e continuò a riaccendersi fino ad aprile a causa di focolai sotterranei".

Proprio a Sonico questo fine settimana Fabian Troletti e altri 200 volontari di oltre 30 gruppi Camuni, coordinati dal dirigente Gianbattista Sangalli, si eserciteranno. "abbiamo scelto Sonico – conclude Sangalli – poiché oggetto di un vasto incendio nel 2022. Gli operatori si cimenteranno su uno scenario reale, vedendo anche come rinasce la vegetazione dopo un rogo".