Lombardia, l’inverno più secco dal 1864 a oggi. E l’acqua scarseggia come in estate

Secondo MeteoSvizzera a sud delle Alpi le precipitazioni sono state un quarto rispetto a quelle attese Il forte vento ha contribuito a prosciugare le fonti e a Borno, nel Bresciano, sono già in emergenza

Il livello dei laghi lombardi ha raggiunto record storici per la stagione

Il livello dei laghi lombardi ha raggiunto record storici per la stagione

Brescia, 24 febbraio 2022 -  Inverno mai così secco e mite a Sud delle Alpi negli ultimi 158 anni. Seppur manchi ancora qualche giorno alla fine dell’inverno meteorologico, che terminerà l’1 marzo, la lunga serie di misurazioni di MeteoSvizzera, partite nel 1864, permettono già di inquadrare la stagione 2021-2022 come la più siccitosa dell’ultimo secolo e mezzo sul versante sudalpino. Temperature sopra le media e poca pioggia: questi gli elementi che hanno caratterizzato l’ultimo inverno. In particolare, in termini di temperatura si registra in media 1.8 °C sopra la norma dal 1991 al 2020. Il bollettino di Arpa Lombardia del solo mese di gennaio evidenzia temperature anche fino a 5° sopra la media su Alpi, Prealpi e Oltrepo Pavese. Quanto a piovosità, l’analisi della serie di MeteoSvizzera evidenzia un calo del 78%. Anche secondo Arpa Lombardia, il mese di gennaio è stato caratterizzato da anomalie di precipitazione negative (fino a -90/-60 mm) su tutto il territorio regionale. A rendere unica questa stagione è proprio il mix dei due fattori. Nel 2006-2007, infatti, si era registrato un aumento della temperatura media superiore, +2°C, ma era stato compensato da precipitazioni nella norma. Nel 1980-81 si era registrato, invece, il record di assenza di piogge (solo il 3% del normale), ma con temperature in media. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Dopo le abbondanti nevicati dell’inverno scorso, ci si è dovuti abituare a vedere montagne con un velo di neve nelle migliori delle ipotesi. La siccità, poi, ha favorito il divampare di incendi in quota, in combinazione con le forti raffiche di vento: secondo l’analisi di Coldiretti Lombardia, delle 20 bufere di vento registrate in Italia da inizio anno il 55% del totale si è verificato proprio in Lombardia. Non è solo il paesaggio o l’ambiente a risentire delle condizioni climatiche quanto meno anomale, perché chi vive in montagna sta sperimentando le conseguente riduzione delle riserve idriche, che sta costringendo i Comuni montani a ricorrere già al razionamento dell’acqua come nei mesi estivi. L’ultimo caso è quello del Comune di Borno, nel Bresciano, dove il sindaco Matteo Rivadossi ha firmato un’ordinanza per limitare l’uso di acqua potabile (previa bollitura) a scopi diversi da quello alimentare ed igienico-sanitario. «È diminuita la quantità di acqua presente nelle sorgenti – spiega – gli altri anni accadeva per via del freddo, quest’anno per la siccità, per cui chiediamo di non sprecarla, prima di andare in sofferenza". Preoccupazioni per il futuro? "Confidiamo nelle piogge della primavera", conclude il sindaco.