
I vigili del fuoco hanno lavorato fino al tardo pomeriggio
Brescia, 31 dicembre 2018 - Tragedia sfiorata ieri mattina, all’alba, in via Padana Superiore a Mazzano, in una cascina restaurata dove hanno sede il ristorante birreria “La Cucca” e diversi appartamenti. L’intero stabile ha subito gravi danni e per questo motivo è stato dichiarato inagibile, esercizio commerciale compreso.
A evitare un bilancio peggiore è stata la reazione di un nordafricano che vive in uno degli alloggi. L’uomo, infatti, si è reso conto che qualcosa non andava, forse per via dell’odore acre che ha percepito in casa sua. È uscito e ha subito visto le fiamme. Così, mentre chiamava il 112 per chiedere aiuto, ha iniziato a urlare. Poi ha bussato alla porta dei vicini, che in quel momento dormivano. Tutti sono riusciti ad uscire dalle loro abitazioni. Nel frattempo sono arrivati i pompieri che hanno impiegato diversi equipaggi e mezzi per spegnere il rogo. Le operazioni si sono concluse solo nel tardo pomeriggio di ieri con la bonifica dell’area. Secondo la prima ricostruzione dei fatti il violento incendio sarebbe divampato per motivi causali. Spetterà ora ai tecnici del comando di via Scuole ricostruire la dinamica dei fatti e cercare di capire che cosa sia successo. Non si esclude, ad ogni modo, il malfunzionamento di una canna fumaria, dato che le lingue di fuoco sembrano essersi propagate dalla copertura. Le persone evacuate sono una quindicina. Temporaneamente ospitate nel palazzetto dello sport dove alcune associazioni locali, tra cui la protezione civile, si sono prese cura di loro, allestendo giacigli e provvedendo al vitto e all’alloggio. Il Comune nelle prossime ore provvederà a trovare una sistemazione per tutte le famiglie rimaste senza casa.
Nel 2018 sono stati moltissimi i casi di incendio causati da malfunzionamenti di canne fumarie, stufe o altri oggetti usati per il riscaldamento. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire circa 400 volte. Quello accaduto ieri mattina non è stato comunque l’unico intervento della giornata.
A Polaveno, infatti, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Gardone Valtrompia e Brescia coadiuvati dai volontari dell’anticendio della protezione Civile. In questo caso ad andare in cenere sono stati diversi ettari di bosco a complicare le operazioni è stato il forte vento che per tutto il giorno ha imperversato sulla zona. L’area è stata tenuta sotto controllo anche questa notte. I vigili del fuoco e la protezione civile sono anche dovuti intervenire a Pisogne, questa volta non per il fuoco ma per il crollo di diverse piante e per la caduta dell’albero di Natale posizionato su una chiatta di fronte al lungolago. Il colpevole, anche in questo caso, è il vento.