Marcheno, alla Bozzoli iniziate le procedure di riaccensione di un forno

Una buona notizia. Il resto lo faranno i tavoli per cercare di salvare l’azienda dal fallimento e con essa tutte le sue maestranze

La fonderia Bozzoli (Fotolive)

La fonderia Bozzoli (Fotolive)

Marcheno (Brescia), 14 aprile 2016 - Sono iniziate ieri mattina le procedure per la riaccensione del forno piccolo all’interno della Bozzoli. La ditta, in cui nello scorso ottobre è stato visto per l’ultima volta il co-titolare Mario Bozzoli, vuole riprendere a funzionare dopo mesi e mesi di stop dovuti a una complessa indagine che pare lontana dal trovare una soluzione definitiva, ma capace di acquisire elementi indiziari che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio e soppressione di cadavere dei due nipoti dello scomparso e di due operai. Giova ricordare, nell’ambito di questo mistero, che alla scomparsa dell’imprenditore è anche legata la morte di Giuseppe Ghirardini, altro operaio della ditta. Stavolta, comunque, è qualcosa di altro a fare notizia. Il lungo stop pare avere minato la capacità dell’azienda, ma la riaccensione di una unità va comunque vista con una buona notizia. Il resto lo faranno i tavoli per cercare di salvare l’azienda dal fallimento e con essa tutte le sue maestranze. Proprio per questo motivo, questa mattina alle 9, negli uffici della Provincia in via Cefalonia, si rincontreranno sindacati, proprietà con la mediazione dell’Ente.