Mai più carbone per riscaldarsi

Entro il 2022, promette A2A. La svolta “green” inizierà con 22.500 famiglie del capoluogo

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di Federica Pacella

Riscaldamento decarbonizzato per 22.500 famiglie bresciane entro il 2022. "Tra il calore recuperato, il carbone dismesso, il gas usato in modo marginale, l’autoconsumo elettrico con fonti rinnovabili il teleriscaldamento sta diventando decisamente più sostenibile rispetto al 1972", ha spiegato l’Ad di A2A Renato Mazzoncini (nella foto), audito in commissione ecologia per illustrare il piano sulla decarbonizzazione. Dopo aver dismesso il carbone nella centrale di Lamarmora già da ottobre 2020, da marzo 2021 per riscaldare l’acqua del teleriscaldamento si userà anche il calore disperso di Alfa Acciai, come succede già con Ori Martin. Tra accumuli termici (in primavera partiranno i due della centrale Nord), impianto fotovoltaico di Lamarmora e recupero fumi del termoutilizzatore, entro il 2022 si saranno 22,5 mila le famiglie che avranno calore prodotto con fonti totalmente decarbonizzate.

L’investimento da 100 milioni di euro, a regime porterà al risparmio di tonnellate equivalenti di petrolio pari al consumo medio annuo di 26mila auto e riduzioni di CO2 equivalenti ad un bosco grande come il Comune di Brescia. Tuttavia, come spiegato da Mazzoncini, questo è solo uno dei tasselli del processo di decarbonizzazione, che passa anche dall’illuminazione pubblica (già sostituiti i punti luce di tutta Brescian con i led), dal relamping degli edifici pubblici (in corso il project financing per 70 scuole), ma anche dalla mobilità.

"Se la Provincia ci autorizzasse l’impianto Forsu – la frecciata di Mazzoncini – gli autobus di Brescia Mobilità potrebbero muoversi con energia prodotta dai rifiuti organici". Non da ultimo, pilastro della decarbonizzazione sarà l’elettrificazione dei consumi che richiederà un investimento ingente di A2A: nel prossimo piano industriale decennale, si prevedono investimenti per 2 miliardi di euro tra Brescia e Milano per il potenziamento della rete elettrica. "La decarbonizzazione – ha sottolineato Mazzoncini – si realizza con una quantità enorme di piccoli e grandi interventi. Ad esempio, la stessa riduzione delle perdite d’acqua nella rete idrica".