Macchinista morto sul lavoro a Rodengo Saiano. Via al processo per 3 imputati

Nicola Franchini aveva 34 anni: fu travolto nel 2016 da un carrello carico di traversine e binari

Nicola Franchini aveva 34 anni

Nicola Franchini aveva 34 anni

Rodengo Saiano (Brescia) -  Si è aperto – ed è stato subito rinviato al 15 dicembre – il dibattimento davanti ai giudici della Seconda sezione penale per l’incidente ferroviario in cui morì il macchinista 34enne di Iseo Nicola Franchini. Imputati – di disastro ferroviario, omicidio e lesioni colpose – due manager di Ferrovie Nord e un collega della vittima, rimasto ferito a sua volta. Si tratta di Antonio Verro, 75 anni, Marco Barra Caracciolo, 64, consigliere delegato e direttore generale di Ferrovie Nord, e del manutentore Francesco Fusari, 37 anni, che finì in coma . Nell’incidente rimase coinvolto un altro operaio, Sperandio Barcellini, 63 anni, che si è sfilato dal procedimento patteggiando un anno e otto mesi.

Il dramma si verificò la notte tra il 21 e il 22 ottobre 2016 sulla linea Brescia-Iseo-Edolo in prossimità della stazione di Rodengo Saiano, durante la manutenzione. Franchini si trovava su una motrice con Fusari quando il locomotore fu travolto da un carrello carico di traversine e binari che era stato sganciato. Franchini non ebbe scampo, Fusari si salvò. Barcellini, che era a terra a sorvegliare il carro e per l’accusa avrebbe dovuto innestare il freno, rimase a sua volta ferito. Stando al pm Carlo Pappalardo la squadra diretta da Franchini durante le operazioni di trasferimento di un convoglio avrebbe sganciato il carro dalla motrice proseguendo su quest’ultima. L’idea era tornare indietro in un secondo momento a recuperare il vagone. Il carro tuttavia, privo di un freno continuo automatico efficiente e non immobilizzato adeguatamente, si mise in movimento.

Ieri i giudici – presidente Cristina Amalia Ardenghi – hanno acquisito liste testimoniali e fonti di prova. Il processo enterà nel vivo a dicembre.