"L’ho punito perché voleva lasciarmi"

La donna ha dichiarato di essersi inventata tutto per questo sarà indagata

"Mi sono inventata tutto per rabbia, volevo punirlo perché ero gelosa. Lui voleva lasciarmi e andarsene di casa. Sono salita su quel furgone spontaneamente, non mi è mai stato impedito di scendere, avrei potuto farlo in qualsiasi momento". Parola di Luisa – nome di fantasia – parte offesa al processo contro il suo ex, Jonathan Satta, 25 anni, di Lumezzane, che però lei ha definito “compagno convivente“. La donna, una quarantenne, a dibattimento compiendo una virata a 180 gradi ha ritratto le accuse che nel marzo 2021 erano sfociate nell’arresto del giovane. Satta del resto lo scorso ottobre era evaso dai domiciliari per incontrarla, facendosi pure riportare in cella. La signora ha giustificato le lesioni refertate in Pronto Soccorso, per la procura segni evidenti delle botte prese, come una “caduta sul lavoro“.