La società A2a promuove le due ruote sulla “Ciclabile dell’acqua“

Brescia, sono venti i chilometri da percorrere in bicicletta per conoscere il ciclo idrico dalla fonte all’acquedotto

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Venti chilometri in bicicletta per conoscere il ciclo idrico dalla fonte all’acquedotto. Nasce a Brescia la ciclabile dell’acqua, lanciata da A2A ciclo idrico e Comune di Brescia in occasione della prima giornata della Settimana europea della mobilità sostenibile con una biciclettata inaugurale insieme a Fiab-Amici della bici. L’itinerario si compone di 10 tappe, partendo dalla fonte di Mompiano, dove “nasce“ l’acqua che poi viene distribuita nelle case bresciane, per arrivare al depuratore di Verziano, dove i reflui vengono depurati. In mezzo ci sono: il serbatoio Montagnola (Pusterla) che può raccogliere 28mila metri cubi d’acqua, da utilizzare nei momenti di maggiore picco; le fontanelle pubbliche nel centro storico; le case dell’acqua, rappresentate da quella del Parco dell’acqua, che consentono di risparmiare plastica, vetro, Co2 emessa per il trasporto di acqua in bottiglia; i pozzi, con la tappa al quartiere Leonessa, che permette di conosce meglio il sistema delle falde; gli impianti di trattamento presentati nella tappa di via Cremona, per approfondire la modalità con cui Brescia ha abbattuto il cromo VI. Distretto e rete fognaria rappresentano le ultime tappe, prima del depuratore, rispettivamente in via Flero e via Noce. "In ogni stazione – spiega Tullio Montagnoli, ad A2A Ciclo idrico - è installata una palina con l’indicazione del percorso e la posizione in cui ci si trova, ed un Qr Code che rimanda alle pagine dedicate, con notizie sui diversi temi". L’assessorato alla Mobilità guidato da Federico Manzoni ha messo a sistema diverse tratte di ciclabili esistenti per creare l’itinerario, contraddistinto da una nuova segnaletica verticale per le ciclabili cittadine (di colore rosso), sperimentalmente introdotta per il nuovo itinerario, a cui il Ministero potrebbe eventualmente rifarsi quando aggiornerà il codice della strada.

Federica Pacella