FEDERICA PACELLA
Cronaca

La Piazza della Strage. In migliaia alla Loggia: "Degli innocenti caduti non scorderemo i nomi"

A 51 anni dalla bomba, a Brescia anche il messaggio di Mattarella. Per il presidente la solidarietà che unisce nel ricordo rende liberi.

A 51 anni dalla bomba, a Brescia anche il messaggio di Mattarella. Per il presidente la solidarietà che unisce nel ricordo rende liberi.

A 51 anni dalla bomba, a Brescia anche il messaggio di Mattarella. Per il presidente la solidarietà che unisce nel ricordo rende liberi.

Una piazza gremita, come 51 anni fa, e come lo è stata sempre il 28 maggio. Nell’anniversario della strage di piazza della Loggia migliaia di persone tra associazioni, partiti politici, sindacati, istituzioni, cittadini sono tornati in piazza per ricordare le vittime della bomba: Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi Milani, Clementina Calzari Trebeschi, Euplo Natali, Luigi Pinto, Alberto Trebeschi, Vittorio Zambarda e Bartolomeo Talenti. I loro nomi sono stati ripetuti più volte sul palco e sottolineati dagli otto rintocchi dei Macc de le ure, alle 10,12.

"Noi non dimentichiamo i nomi, i volti degli innocenti caduti – ha sottolineato Maria Rosa Loda, sindacalista Cisl che ha condotto la cerimonia sul palco accanto alla stele – Non dimentichiamo le omissioni, i silenzi e le connivenze". A Loda il compito di leggere il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "La solidarietà che ci unisce nel ricordo alimenta una comunità di persone libere. La bomba di piazza della Loggia e la strategia eversiva in cui era inserita sono state la negazione violenta di questi valori. La Città di Brescia ha reagito con fermezza e coraggio. Le istituzioni democratiche, le parti politiche, sindacali e sociali sono state capaci di una risposta unita in difesa della nostra Costituzione, che la catena nera dell’eversione voleva aggredire".

Mattarella ha ricordato che "la giustizia, sia pure con ritardo rispetto alle angosciose attese, ora è giunta a una prima sentenza anche sugli esecutori materiali". A inizio aprile è arrivata infatti la condanna del Tribunale dei minori di Brescia per Marco Toffaloni, ex estremista di destra veronese, considerato uno degli esecutori della strage.

"Piazza della Loggia è una ferita ancora aperta per il nostro Paese – ha commentato Vera Buonomo, segretaria confederale Uil – Dobbiamo ricordare, agire contro chi minimizza la violenza e mette in discussione diritti conquistati con la perdita di vita umane, come la libertà di espressione, la solidarietà, la partecipazione, il ruolo dei lavoratori nella vita democratica del Paese". Secondo le due studentesse del Golgi di Rovato Asha e Mame "la società ha bisogno di dialogo proprio come ne aveva il 28 maggio di 51 anni fa. Anche oggi, mentre noi parliamo, si avverte un clima di contrapposizione che rende difficile confrontarsi anche sulle tragedie del presente con la contrapposizione tra Russia e Ucraina, Gaza, il conflitto tra India e Pakistan".

In auditorium San Barnaba l’incontro per le scuole con Antonio Scurati, scrittore che ha dedicato al fascismo e al duce un approfondito lavoro. "Il tratto distintivo del fascismo? Il fascismo usa sistematicamente la violenza. La violenza delle bombe neofasciste che hanno insanguinato la vita della Repubblica è la stessa dei fascisti e degli squadristi che ha cominciato a invadere le strade negli anni Venti".