FEDERICA PACELLA
Cronaca

La natura che stupisce. Nel Parco delle Cave esondano i piccoli laghi

Brescia, uno spettacolo che inizialmente ha destato preoccupazione. Le piogge hanno gonfiato le falde acquifere, facendole innalzare in ritardo. .

La natura che stupisce. Nel Parco delle Cave esondano i piccoli laghi

Brescia, uno spettacolo che inizialmente ha destato preoccupazione. Le piogge hanno gonfiato le falde acquifere, facendole innalzare in ritardo. .

Un fenomeno naturale ma straordinario per la portata, come del resto straordinarie sono state le piogge primaverili in pianura e le nevicate in montagna, che hanno gonfiato le falde acquifere, facendole innalzare. Per questo motivo, i laghetti del Parco delle Cave sono esondati, lasciando i visitatori di fronte ad uno spettacolo che, a memoria, non si era mai visto in queste dimensioni, almeno da quando l’area delle cave di Sant’Eufemia e Buffalora è stato trasformato in Parco aperto al pubblico. Uno spettacolo che inizialmente ha destato qualche perplessità, visto che l’acqua è arrivata fino ai vialetti; qualcuno ha postato le immagini in uno dei più seguiti gruppi social dedicati a Brescia (Brescia che non vorrei), scatenando reazioni diverse, da chi ha subito capito che si trattava di un fenomeno naturale a chi se l’è presa con il Comune. Di fatto, però, non si tratta di nulla di pericoloso, purché vengano rispettati i divieti di avvicinarsi alle zone dell’esondazione (il Comune ha già messo i cartelli, in aggiunta ai controlli che, nel periodo estivo e nei week-end, sono stati incrementati per evitare comportamenti scorretti nel Parco). Come confermato dai tecnici della Loggia, la falda sotterranea si è alzata moltissimo per effetto delle piogge primaverili e per la neve che è caduta in montagna e che ora si sta sciogliendo. Un fenomeno che c’è sempre stato, e che chi ha lavorato nelle cave si ricorda, seppur non di questa portata. I laghetti, del resto, sono formati dalla falda acquifera del sottosuolo, che ha riempito le cave: quando c’è molta acqua, l’effetto è ben evidente. Non è escluso che il livello dell’acqua salga ulteriormente; quel che appare certo è che bisognerà aspettare l’autunno (settembre, forse ottobre) perché la falda cali e, con essa, anche il livello dei laghetti. Dal Comune assicurano comunque che non ci sono danni: un evento suggestivo, ma naturale, che appare particolarmente straordinario dopo due anni di siccità e carenza d’acqua. L’abbondanza di quest’anno non significa che vada tutto bene e che i problemi climatici (di cui la siccità è una conseguenza) siano alle spalle: proprio lo scioglimento rapido delle nevi in quota è l’effetto dell’incremento delle temperature anche sui ghiacciai.