La caserma della Gdf cambia pelle e diventa un centro di accoglienza

I lavori hanno preso il via nei giorni scorsi anche con l’aiuto di alcuni volontari

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Grazie al lavoro del Comune e di numerosi volontari italiani e stranieri sta nascendo il primo centro di accoglienza per i profughi ucraini del lago d’Iseo. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha deciso di mettere a disposizione dei bimbi, delle donne e degli uomini in fuga dalla guerra tra Russia e Ucraina, la vecchia sede della Guardia di Finanza, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dal centro del paese. Da qualche tempo, difatti, la struttura di proprietà comunale, è vuota poiché i militari sono tutti stati spostati nella nuova grande caserma di Breno, inaugurata poche settimane fa. "La ex caserma diventerà sempre più accogliente – spiegano dal Comune di Pisogne - Stiamo lavorando perché chi scappa dalla guerra trovi una casa accogliente".

Al progetto da domenica lavorano anche alcune persone ucraine ormai da tempo sul Sebino, dove sono perfettamente integrate. "Si sono unite ai volontari anche un gruppo di signore ucraine residenti nel nostro comune – rimarca il Comune - La ex caserma ha già cambiato aspetto dopo un giorno di lavoro intenso. Non vediamo l’ora di farla vedere terminata". Il Comune di Pisogne, così come molti altri del comprensorio Camuno, Sebino e Franciacortino si è messo a disposizione della Prefettura di Bergamo per collaborare nell’accoglienza di coloro che sono dovuti fuggire per colpa della guerra.

Milla Prandelli