Investì e uccise il cognato, chiede e ottiene lo “sconto“

Il 28enne sarà processato in abbreviato il 26 gennaio

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Sarà processato in abbreviato il 26 gennaio Renat Hadzovic, il 28enne rom che a gennaio investì e uccise in via Maggia, a San Polo, il cognato sinti Omar Ghirardini, 35 anni. Il giovane, piccoli precedenti, stando all’accusa si è reso protagonista di un omicidio volontario, aggravato dalla minorata difesa della vittima – tale per le condizioni di buio – epilogo di una faida familiare.

Una vendetta, è la tesi del pm Barbara Benzi, messa in atto dopo che Ghirardini poco prima aveva dato in escandescenze per il mancato invito a una festa di compleanno nel campo di via Borgosatollo, dai parenti della moglie. Padre di cinque figli, pluripregiudicato per furto, il 35enne aveva reagito allo sgarbo distribuendo coltellate a tre cognati, tra cui Hadzovic. Proprio Hadzovic poi si era messo al volante della sua Bmw X6, aveva seguito Ghirardini che si incamminava a piedi verso casa e l’aveva falciato, scaraventandolo in un fosso accanto alla carreggiata.

Per l’accusa l’aveva centrato di proposito come un birillo, per la difesa, rappresentata dagli avvocati Enzo Trommacco e Chiara Pontoglio, non voleva uccidere ma solo cercare un chiarimento. Ieri il gup Paolo Mainardi ha accolto la richiesta di rito abbreviato e la costituzione di parte civile dei genitori e di tre fratelli di Ghirardini. La notizia dell’accoglimento del rito alternativo, che comporterà la riduzione di un terzo della pena, ha suscitato rabbia e amarezza tra una ventina di parenti della vittima che, all’esterno del Tribunale, avevano organizzato un presidio pacifico per chiedere giustizia per Omar.

B.Ras.