"Questa memoria storica che custodisce i ricordi del passato, aiuta a comprendere il presente e a protendersi sicuri verso il futuro ... Ahimè questo strumento meraviglioso, ricco di contenuti e ricordi, cominciava a “scordarsi“ dentro di me". Questa la testimonianza di Maria, 75 anni, tra le ospiti della Scuola di memoria dell’Irrcs Fatebenefratelli di Brescia, che, in occasione della giornata mondiale del’Alzheimer del 21 settembre, ha rilanciato l’importanza di puntare sulla teleriabilitazione. "L’obiettivo riabilitativo nelle patologie neurodegenerative – spiega Giuliano Binetti, responsabile dell’unità di macro attività ambulatoriale (Mac) e del Centro per la Memoria - non può essere il miglioramento persistente del deficit cognitivo trattato perché anche in caso di dimostrazione di effetti di training specifico, la progressione del deficit tenderà alla loro vanificazione nel decorso naturale di malattia. Obiettivi realistici sono quindi il mantenimento delle capacità residue e la riduzione della disabilità, mediante programmi di intervento multidisciplinari che includono la riabilitazione neuropsicologica in associazione ad altri tipi di trattamento. La teleriabilitazione cognitiva può inserirsi in modo ottimale in questo contesto, consentendo interventi ad elevata intensità e con frequente monitoraggio dell’outcome". In Lombardia, sono 190mila le persone con diagnosi di demenza, di cui 115mila con Alzheimer e 160mila con deterioramento cognitivo lieve, under e over 65, con circa 600.000 caregiver familiari. Come ricordato da Orazio Zanetti, geriatra, "L’80% dei malati è assistita dalla famiglia".
CronacaIn Lombardia 190mila malati di demenza