Ucraina, il sindaco di Barbariga: "Imu ridotta a chi prende i profughi"

Il primo cittadino ha lanciato la proposta e per dare il buon esempio sta ospitando una madre con la figlia

Il sindaco Giacomo Uccelli insieme a mamma Olga

Il sindaco Giacomo Uccelli insieme a mamma Olga

Brescia - Sconti sull’Imu ai privati che scelgono di mettere a disposizione i propri appartamenti per accogliere i profughi dall’Ucraina. È la proposta che sta valutando il Comune di Barbariga, che già ha sul suo territorio 12 posti Cas (Centro di accoglienza straordinaria) gestiti da Caritas, a cui potrebbe aggiungersi la disponibilità di una trentina di appartamenti sfitti. "Sono per lo più seconde case, stiamo facendo una ricognizione per capire se i proprietari possono accogliere i profughi", spiega il sindaco Giacomo Uccelli, che ha già dato il buon esempio. Il primo cittadino, infatti, ha accolto nella casa che era di sua madre Olga e Bogdana, madre (39 anni) e figlia (12), scappate da Nikolaev, città oggetto di pesanti bombardamenti.

"Mia mamma, dal cielo, dal cielo sarà sicuramente felicissima di sapere che una mamma e sua figlia dopo molti terribili giorni possono trovare un posto caldo e accogliente. Hanno visto distruggere le abitazioni vicino alla loro. Sono scappate, impiegando 5 giorni per raggiungere la frontiera, altri due per arrivare in Italia. Il marito è là, in guerra". Non sono le uniche ucraine arrivate a Barbariga, comune di 2400 abitanti nella Bassa Bresciana. "Martedì sono arrivate 3 famiglie composte da 4 componenti, tutti sordomuti. Per loro la guerra è ancora più pericolosa, perché non sentono arrivare il carro armato, percepiscono le vibrazioni, ma non il rumore. Sicuramente avranno bisogno di ulteriori servizi. Per ora siamo alla prima accoglienza, ma abbiamo già l’interlocuzione con Caritas per il prosegui". Nei giorni scorsi è arrivata anche una coppia, donna ucraina con marito senegalese che non ha l’obbligo di combattere. "C’è una grande generosità da parte delle persone – sottolinea Uccelli – il mio rammarico è che vorrei riscontrare la stessa generosità quando altri scappano attraversando il Mediterraneo".

Se l’accoglienza famigliare è la più diffusa, in questo momento, è altrettanto vero che è anche quella non coperta da contributi di alcun tipo. Da qui l’idea sgravare dell’Imu le abitazioni private messe a disposizione. "L’ideale sarebbe che il Governo venisse incontro con un sostegno alimentare, come quello che era stato previsto per Covid, e un alleggerimento delle utenze. Noi Comuni potremmo essere aiutati con un sgravio dagli oneri burocratici, ad esempio prorogando di 2 o 3 mesi il termine per il rendiconto di bilancio. Io personalmente vorrei che a Barbariga possano essere accolti 200, 250 ucraini, il 10% della popolazione, come gesto simbolico, identificazione di paese solidale e accogliente".