Il depuratore contestato: "I soldi non basteranno e subiremo rincari in bolletta"

Altra lettera firmata dai cittadini che si oppongono: meglio reperire risorse per sistemare gli impianti già esistenti.

Il depuratore contestato: "I soldi non basteranno e subiremo rincari in bolletta"

Il depuratore contestato: "I soldi non basteranno e subiremo rincari in bolletta"

"Depuratore del Garda? Sembra la “congiura del silenzio”". A dirlo i comitati Gaia Gavardo, La roccia e Visano respira, in una lettera firmata dai presidenti (rispettivamente Filippo Grumi, Roberta Caldera e Stefano Guarisco). "Nell’assoluta mancanza di trasparenza in merito all’iter della progettazione del mega collettore esistono solo due certezze ormai affermate anche dagli stessi enti: i soldi non bastano e gli aumenti graveranno sulle nostre bollette", spiegano, in riferimento ad alcune dichiarazioni del direttore generale di Ato Brescia, Marco Zemello, secondo cui il progetto di depurazione dei reflui della sponda bresciana del Garda sarebbe arrivato a sfiorare i 240 milioni (contro i 170 iniziali).

"Ci chiediamo se non sia meglio reperire le risorse dalle bollette dei cittadini per sistemare i depuratori vecchi o mal funzionanti per cui servono 165 mln di euro invece che per realizzare un’opera del tutto inutile come il mega collettore del Garda, inutile e senza risorse economiche a copertura fin dal suo inizio". Quanto all’iter, il Ministero ha ricevuto la progettazione completa dei due lotti (Gavardo e Montichiari) e gli studi della Via.

"Peccato che i diretti interessati, cittadini e Sindaci, lo vengano a sapere solo dalle sue dichiarazioni ai giornali dato che nessuna traccia di questi documenti si trova disponibile sul sito di Acque Bresciane, il cui ultimo aggiornamento documentale è fermo al 2023 e nemmeno sul sito del Commissario Straordinario, il cui ultimo aggiornamento è fermo addirittura al 2021, mentre le pagine di "trasparenza" e "avvisi e bandi" riportano addirittura la scritta "pagina in costruzione". Insomma, "la congiura del silenzio" sembra essere ritornata di moda negli enti che gestiscono questo progetto! Chi ha avuto l’incarico della progettazione? Tra quanti? In base a che criteri? Chi ha fatto la scelta? Con che procedura?".

F.P.