REDAZIONE BRESCIA

Il Daspo urbano fa discutere: "La maggioranza si è spaccata"

Il consiglio comunale di Brescia approva il Daspo urbano, suscitando divisioni nella maggioranza e critiche da parte di associazioni e partiti di sinistra. La misura prevede l'allontanamento temporaneo di soggetti problematici, ma genera polemiche sulla sua efficacia e impatto sociale.

Il nuovo provvedimento è stato introdotto con la modifica al regolamento della polizia locale approvata in consiglio comunale

Il nuovo provvedimento è stato introdotto con la modifica al regolamento della polizia locale approvata in consiglio comunale

Il giorno dopo l’approvazione del Daspo urbano in consiglio comunale, come modifica al regolamento di polizia locale, continuano a volare gli stracci. Il provvedimento, arrivato a notte fonda venerdì, ha incassato i voti dell’opposizione, che se l’è intestata come vittoria propria, mentre si è astenuto il dem Andrea Curcio e hanno votato contro Valentina Gastaldi (Brescia Attiva) e Francesco Catalano (Al lavoro con Brescia), tutti e tre in maggioranza. Ma i mal di pancia nella maggioranza sono stati diffusi: "Nessuno è felice di prendere questa medicina", ha sintetizzato la consigliera Pd Daniela Del Ciello. Ieri non sono mancate le reazioni. Per le associazioni di via Milano, "il Daspo non combatte lo spaccio, il caporalato o lo sfruttamento della prostituzione: colpisce gli ultimi che danno fastidio alla vista dei ricchi, dei privilegiati, dei razzisti". Per i segretari cittadino e provinciale di Sinistra Italiana, Mattia Datteri e Luca Trentini, il provvedimento allontana ed esclude e finisce col dar ragione alla propaganda della destra "che semina irresponsabilmente allarme sociale generando la percezione di una città insicura".

La misura è, di fatto, un allontanamento di 48 ore, con presa in carico da parte dei servizi sociali di soggetti non sempre interessati ad aderire a progetti di aiuto. "Mentre la destra, che ha votato a favore, festeggia l’approvazione del suo provvedimento bandiera – concludono Datteri e Trentini – la maggioranza si spacca. E le responsabilità di tale situazione sono chiare". Sulla solidità della maggioranza si è espresso il segretario cittadino della Lega, Michele Maggi: "La maggioranza arcobaleno sta dimostrando tutta la fragilità di un accordo politico che non prevede un programma unitario e una condivisione di valori".

Federica Pacella