Milla Prandelli
Cronaca

Linda, la piccola Heidi: "Felice tra le mucche"

Ha otto anni ed è una pastorella provetta: "Poter stare in malga è bellissimo e spero di imparare presto anche a mungere"

Linda in uno scatto che esprime benissimo la sua gioia di vivere

Pisogne (Brescia), 13 giugno 2020 - La chiamano “piccola pastorella“ o “Heidi dell’alto Sebino“. Linda, il suo vero nome, trascorre tutta l’estate in Val Palot e nella malga di famiglia con la mamma e i parenti, aiutando il cugino Francesco ad accudire le vacche e gli altri animali. Ha 8 anni. Quando c’è la scuola vive a Pisogne con mamma, papà e sorella. Ma appena le lezioni terminano anziché giocare con le bambole o andare a fare il bagno, corre in montagna, dove può stare tra i prati e con i suoi amati animali. "Mia figlia è speciale – spiega mamma Silvana – perché non si è mai interessata alle distrazioni della contemporaneità. Per essere felice le basta stare su vicino alle vette e aiutare nei lavori della stalla, dei pascoli e di casa. È molto diversa dalla sorella che invece ama i giochi e le attività che qualsiasi altra ragazzina sua coetanea compie. Sono il giorno e la notte. Eppure si adorano".

Nei giorni scorsi Linda, la sua mamma e il cugino Francesco hanno effettuato la transumanza delle vacche, che da Pisogne sono salite in località Gassino. "Stare in malga è bellissimo – racconta Linda – anche se non ho ancora imparato a mungere, perché ora si usano delle attrezzature automatiche e per me è un po’ troppo complicato metterle alla mucca. In compenso so raccogliere le uova delle galline, dare loro da mangiare e seguire gli animali al pascolo col cane da pastore. Mi piace tanto, qui sono molto felice". Linda da quando aveva 4 anni sa anche intrecciare le gerle (i “darlì“ in dialetto) grazie agli insegnamenti del nonno- Mi piace portarlo – dice – Lo uso quando facciamo il fieno. Il lavoro è duro, ma serve per dare da mangiare alle nostre bestie, che poi producono latte buonissimo per i formaggi. Spero che tra qualche anno sia in grado anche di fare quelli e magari il burro. La mia montagna è un luogo che non abbandonerò mai". Una storia di speranza contro l’abbandono delle montagne.