Carabinieri in azione
Brescia, 26 giugno 2019 - La proprietaria della casa attigua uscendo in giardino ha visto un paio di ciabatte appoggiate bordo piscina. Si è avvicinata, e dentro la vasca ha visto l’orrore: il corpo di un ragazzo che galleggiava a pelo d’acqua, morto. Un diciassettenne originario del Marocco, di casa a Ghedi. E’ il dramma che si è consumato ieri all’interno di una azienda agricola alle porte del paese bassaiolo, nella cascina Tibera, sulla strada per Isorella.
La vicenda è nelle mani dei carabinieri della compagnia di Verolanuova. Anche se al momento pare escluso l’evento violento, rimangono alcuni punti interrogativi. Il giovane, che in passato aveva fatto uno stage nell’azienda in questione, aveva continuato a frequentare il luogo per farvi dei lavoretti di giardinaggio. Ieri pomeriggio sapeva che nella cascina non avrebbe trovato nessuno, i proprietari erano assenti a causa di un funerale. L’ipotesi più accreditata è che sia entrato apposta per fare un bagno rinfrescante approfittato dell’assenza dei proprietari, pur non avendo mai chiesto in passato di usufruire della piscina, giacché pare non sapesse nuotare. Forse pensava di bagnarsi soltanto ma è stato colto da panico ed è annegato. Nell’abitazione vicina c’era solo una donna con un bimbo, che non avrebbe né visto né sentito nulla. E’ stata lei poco dopo le 16 a dare l’allarme. Troppo tardi.
Un'ora, invece, a Palazzolo sull’Oglio, nella zona dell’ex Cotonificio Ferrari, un ragazzo di 22 anni del posto ha rischiato di annegare. A salvarlo sono stati prima i suoi amici e poi vigili del fuoco e operatori del 118. I fatti sono accaduti quando il ragazzo si è tuffato nella roggia Fusia da un ponticello. Probabilmente ha avuto un malore dovuto al caldo che lo ha messo in difficoltà. Nonostante l’ acqua non sia alta, il palazzolese è stato trascinato per qualche decina di metri. E’ stato portato all’ospedale di Chiari in codice rosso. Indagini dei carabinieri.