
La palazzina di Angela Insonni dove sono stati ritrovati i due
Gavardo (Brescia), 22 gennaio 2019 - Resta in carcere Abdeleouahed Haida, il marocchino di 37 anni che la scorsa settimana a Gavardo, armato di una scacciacani, ha rapito e tenuto in ostaggio per quasi due giorni l’operaio 45enne Mirko Giacomini, ritenuto suo rivale. Il gip Riccardo Moreschi ha convalidato l’arresto per sequestro di persona e minacce aggravate dall’uso di un’arma. Haida nella tarda serata di martedì era comparso all’esterno della Saf di Muscoline, l’azienda dove la sua ex aveva lavorato fino alla fine dell’anno, e dopo avere preso in ostaggio un operaio, Daniele Stucchi, si era fatto accompagnare fin sotto casa di Giacomini costringendolo a seguirlo. Una volta a Villanuova sul Clisi, Haida aveva liberato il primo ostaggio e quindi con Giacomini si era inoltrato nel bosco. Mentre decine di carabinieri li cercavano tra la vegetazione, il marocchino e il suo ostaggio avevano trovato riparo nel sottotetto dell’abitazione di Angela Insonni, la donna con cui Haida si era sposato e da cui si stava separando.
Giovedì sera il rapimento lampo si era concluso: il marocchino, stremato da fame e sete, era sceso dal nascondiglio insieme al suo prigioniero incontrando la ex. Ne era nata una colluttazione durante la quale il magrebino aveva sparato diversi colpi di pistola, 18 quelli recuperati dai carabinieri e di questi 7 quelli esplosi. Ieri in carcere Haida ha voluto chiarire alcuni aspetti del racconto fatto nel primo interrogatorio. «Chi mi ha accompagnato a casa di Giacomini lo ha fatto perché gli ho chiesto di farmi un piacere – ha detto ai magistrati che ieri lo hanno incontrato in carcere – Non l’ho minacciato». Parlando della pistola, il 37enne nordafricano ha mutato la versione fornita subito dopo l’arresto quando aveva detto di essere sicuro che l’arma fosse vera. «Ero molto confuso – ha spiegato –. L’ho acquistata tempo fa da una persona e sapevo che era un’arma a salve. Non volevo fare male a nessuno, cercavo solo un chiarimento, mi sono partiti accidentalmente due colpi». Questa mattina alle 9.30 il pm Roberta Panico effettuerà un sopralluogo nella casa teatro del rapimento.