REDAZIONE BRESCIA

Non solo cani: cresce il fenomeno dell’abbandono dei gatti: “Li lasciano in natura credendo che si riadattino”

Boom di abbandoni felini: nel 2025 già 107 gatti recuperati da Ats. Allarme delle autorità: “Noi li ritroviamo quando sono malati o, peggio, deceduti”

Sta diventando sempre più imponente il fenomeno dell’abbandono di gatti

Sta diventando sempre più imponente il fenomeno dell’abbandono di gatti

Reimmessi in natura, con l’errata convinzione che l’istinto felino li aiuterà a cavarsela: aumentano gli abbandoni di gatti. “Non esitiamo a parlare di emergenza”, commenta il direttore di Ats Brescia, Claudio Sileo che, a ridosso delle vacanze estive, ha rinnovato l’invito a non abbandonare gli animali d’affezione in vista delle ferie. In realtà, gli abbandoni di cani si sono ridotti progressivamente: 925 nel 2024 di cui 670 restituiti ai proprietari, grazie anche alle associazioni del territorio.

Pochi i cuccioli trovati vaganti, anche se i casi non sono del tutto azzerati: proprio nei giorni scorsi è stato ritrovato un cucciolo senza microchip. Tra le novità, annunciata dalla consigliera regionale Claudia Carzeri, potrebbe esserci il patentino per chi vuole adottare un cane. Più imponente sta diventando, però, l’abbandono di gatti. Nel 2024, Ats ne ha recuperati e curati 342; nel 2025 (fino al 15 giugno) 107.

“Noi li ritroviamo quando sono malati o, peggio, deceduti – spiega Laura Lanfredini, direttore sanitario Ats –. Abbiamo anche un problema di strutture, perché sul nostro territorio c’è un solo gattile rifugio, quello intercomunale di Desenzano, oltre a due oasi feline e 7 strutture zoofile o amatoriali”. In aumento gli accumulatori seriali: in due alloggi vivevano un’ottantina di gatti.