FEDERICA PACELLA
Cronaca

Covid, ultimatum della Moratti: fuori dai reparti medici e infermieri no vax

Letizia Moratti: "Dal primo luglio saranno assegnati ad altra mansione". Intanto presenta il piano da 500 milioni per il Civile di Brescia

Il vicepresidente regionale Letizia Moratti con il sindaco bresciano Emilio Del Bono

Giro di vite per medici, infermieri e tutti coloro che lavorano nel settore sanitario non hanno ancora fatto il vaccino anti-Covid 19. "Dall’1 luglio saranno assegnati ad altra mansione", ha spiegato la vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti. Dove non è possibile individuare mansioni che non comportino il rischio di diffusione del contagio, la norma prevede la sospensione senza retribuzione fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o comunque fino al 31 dicembre 2021 (per ora).

Nel Bresciano, sarebbero circa 1500 gli operatori potenzialmente interessati dalla sospensione temporanea, una piccola percentuale rispetto al totale. Nonostante gli strascichi di Covid, il Civile intanto si prepara ad entrare nel futuro con il maxi piano decennale da 500 milioni di euro, annunciato da Moratti dopo un incontro con il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ed il direttore dell’Asst Massimo Lombardo. "Non una riqualificazione – ha spiegato Moratti - ma un progetto pilota per un ripensamento dell’ospedale sempre più collegato col territorio, come previsto dalla riforma della legge 23". Circa 300 milioni saranno destinati all’edilizia: tra i progetti, c’è il nuovo ospedale pediatrico al posto della palazzina di infettivologia, un nuovo blocco a Nord con 400 posti per la degenza, il nuovo blocco di emergenza-urgenza. Sarà completamente rifatto il satellite ed incrementato il collegamento con l’università. Ai disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza sarà dedicato un polo in via Nikolajewka, con spazi più adeguati di quelli attuali. Altri 200 milioni saranno dedicate alle tecnologie, come ponte per il territorio. A luglio partiranno i lavori del tavolo tecnico tra Regione e Comune. Ci vorranno un paio di anni per il progetto globale, dopo il quale potranno partire i primi due interventi: l’ospedale pediatrico ed il blocco per le degenze (30 mesi). Quanto ai fondi, le coperture arriveranno da Regione, Governo e PNRR. "Parte un percorso significativo – commenta il sindaco Emilio Del Bono – che proietta l’ospedale nel futuro. Come Comune ci mettiamo a disposizione".