
SOSPESO Andrea Loreni 41enne torinese durante la spettacolare esibizione di ieri fra i palazzi illuminati nel cuore della città (Fotolive)
Brescia, 27 novembre 2016 - Quindici millimetri di spessore per oltre 180 metri sospeso dai 40 ai 15 metri dal suolo. Ad accompagnarlo la musica e la meraviglia della nuova illuminazione a led di alcuni monumenti del centro storico. A onorare Brescia della sua presenza è stato il «funambolo zen» Andrea Loreni: 41enne torinese laureato in Filosofia teoretica che dal 2006 stupisce spettatori di tutta Italia con le sue esibizioni.
«Ho lavorato all’allestimento di questa impresa per giorni con altre cinque persone - spiega Loreni -. Il percorso è particolarmente difficile perchè in discesa. Per me è stata la prima volta. Mi ha consentito di scoprire una Brescia nuova, dall’alto, al buio e con luci e musica». Andrea Loreni cammina sui fili per trovare la verità artistica e oggi, dieci anni dopo avere iniziato ed essere salito sempre più in alto, è soddisfatto dei suoi risultati. «Quando sono sulla fune sono talmente identico a quello che faccio: il mio essere è identico al mio fare, sono un unicum col cavo - ha spiegato -. Questo mi fa ottenere una sorta di verità fattuale, sono quello che faccio. Non ci può essere menzogna. La camminata è quello che si vede e quello che provo. Non vi sono filtri: il mio io non può elaborare nulla di diverso. È autenticità allo stato puro». E ieri il pubblico è andato in estasi sia per la performance di Loreni sia per l’atmosfera resa incredibile da colori e suoni.Il funambolo, che si allena costantemente ma che, soprattutto, si basa sulla meditazione zen, si è già esibito a Brescia.
«Tre anni fa ho comminato da Palazzo Loggia ai Macc de le ure. Erano 90 metri a un’altezza di circa 15. Questa volta abbiamo fatto molto di più. Avevo notato il Broletto che ho trovato particolarmente pregnante, così ho deciso di cimentarmi nella mia prima camminata in discesa. Non è la più lunga ma è stata significativa». Per arrivare alla preparazione che lo contraddistingue il funambolo lavora da 120 mesi. «Ho iniziato a fare spettacoli di strada a 24 anni, ora ne ho 41 - dice -. Mi sono inizialmente avvicinato al circo e alla giocoleria. Poi ho scoperto il cavo, che mi ha affascinato in un modo che inizialmente non capivo, ma poi è diventato parte di me. I cavi sono diventati sempre più alti e sempre più lunghe le camminate. Dopo oltre dieci anni ho capito che è la mia strada. Dovevo arrivare qui». Ieri l’atleta ha camminato in sicurezza, con una imbragatura. Il prossimo grande impegno sarà nel 2017 in Giappone. «Ho in programma una camminata in Giappone: al Tempio Sogen-Ji, dove vado a meditare - conclude -. L’appuntamento è per agosto quando sperimenterò l’unione delle mie due vie: lo zen e il funambolismo».