MILLA PRANDELLI
Cronaca

Fuga dall’ospedale in 72 ore Prove di evacuazione anti-tsunami

Esercitazione a sorpresa in previsione dell’allerta rossa dovuta alla minaccia della frana del Monte Saresano. Oltre 100 pazienti del nosocomio sebino dovranno essere sgomberati secondo gradi di priorità

Ospedale Iseo

di Milla Prandelli

Prove di evacuazione ieri all’Ospedale Civile di Iseo in previsione di allerta rossa dovuta all’ipotetica caduta della frana del Monte Saresano nel Sebino e al sempre ipotetico, formarsi di una onda anomala nelle acque del lago. Onda che, secondo le ipotesi fatte, potrebbe raggiungere diversi paesi costieri e dunque anche Iseo e quindi l’ospedale, parzialmente affacciato sull’acqua. "Si è trattato di una prova in grande stile che ha permesso di simulare l’evacuazione dell’ospedale in caso di pre-allarme dovuto all’eventuale distacco della frana in località Tavernola Bergamasca – specifica la direzione strategica dell’Asst di Chiari, cui compete la gestione degli ospedali Iseani -Se ne è parlato abbondantemente mesi fa, quando l’ASST Franciacorta, guidata dal direttore generale Mauro Borelli, è stata chiamata a predisporre un Piano di emergenza ed evacuazione specifico per affrontare un allarme che sembrava difficile o addirittura impossibile da gestire, quello di uno tsunami di lago. I primi mesi dell’anno hanno visto il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’ASST Franciacorta impegnato nella redazione di un Piano di Evacuazione dettagliato, che tenesse in considerazione la presenza di pazienti con le più diverse necessità assistenziali e altri utenti della struttura oltre che, ovviamente, degli operatori sanitari in servizio. Questo piano è stato testato nella giornata di ieri con la collaborazione di A.R.E.U. (Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza) e i volontari delle associazioni dei comuni del Sebino e della Valle Camonica che sono intervenute con i propri mezzi di soccorso". Nel corso di 72 ore tutti gli oltre 100 pazienti del nosocomio sebino dovranno essere sgombrati, secondo gradi di priorità: dai più ai meno gravi ma anche secondo tipologie di reparto.

"Siamo operativi da febbraio dello scorso anno in collaborazione con la Prefettura, il Centro Operativo Misto e il Comune di Iseo, oltre che con Areu e tutte le nostre componenti aziendali - Anna Rossetti, responsabile servizio Prevenzione e Protezione Asst Franciacorta- abbiamo simulato l’evacuazione di tutti i pazienti. È stato fatto tramite figuranti che hanno contribuito a rendere la prova il più reale possibile. La sfida è stata anche quella di gestire le chiamate e la comunicazione tra l’esterno e l’ospedale e nell’ospedale stesso. Abbiamo ottenuto buoni risultati, che possiamo ancora migliorare". È stata importante anche la sinergia tra ospedale e aziende esterne che forniscono servizi, come la mensa e le pulizie. "Si è trattato di uno stress test- Maria Longoni, responsabile Provveditorato Asst Franciacorta – che ha mostrato che siamo davvero affiatati, sia all’interno sia con altre realtà come Areu e con le aziende esterne che ci forniscono servizi esterni. Ovviamente speriamo non accada mai nulla, ma noi stiamo lavorando per ottenere i migliori risultati possibili in caso l’evento si verifichi. È importante in questa casa capire anche i punti di disagio per i pazienti".