Fridays for future, summit fiume a Palazzo

Incontro di tre ore con il sindaco Del Bono e la Giunta. I ragazzi bresciani: "Bene la pedonalizzazione, negativa la gestione rifiuti"

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di Federica Pacella

Più di 3 ore per confrontarsi sulle azioni che il Comune può mettere in campo per contrastare il cambiamento climatico. Tanto è durato l’incontro tra i Fridays for future e il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, con gli assessori Miriam Cominelli (Ambiente), Fabio Capra (Bilancio), Michela Tiboni (Urbanistica) e Federico Manzoni (Mobilità). I ragazzi bresciani, protagonisti del movimento internazionale ispirato a Greta Thunberg, avevano chiesto al primo cittadino un incontro il 25 marzo scorso, in occasione dello sciopero globale, rinnovato poi nelle settimane successive, con l’appello all’amministrazione a mettere in atto azioni concrete negli ultimi mesi di mandato. "Alcune cose ci hanno lasciato soddisfatti, altre meno - spiega Michele Ghidini, di Fridays for future Brescia -. Positiva la pedonalizzazione del Carmine, di via Tosio e via Trieste. Bene anche l’impegno a dare una comunicazione trasversale su cambiamento climatico e possibili soluzioni, e gli sportelli per le rinnovabili". Negativo invece il giudizio sulla gestione dei rifiuti. "Non c’è un percorso chiaro per arrivare al porta a porta spinto con la fatturazione puntuale, Ci aspettavamo di più anche su Biciplan, per incentivare l’uso delle due ruote: bene il raddoppio dei finanziamenti da 100 a 200 mila euro, ma altre città hanno messo 4- 5 milioni di euro". Per il sindaco è stato comunque un incontro positivo. "Noi ci siamo impegnati ad approfondire alcune sollecitazioni - commenta Del Bono – loro ci hanno ascoltato su quello che stiamo facendo. Le critiche? Ci sta, è giusto che tengano alta l’asticella".

Giornata lunga anche in Provincia, dove, oltre al rendiconto dell’esercizio 2021, è arrivato il via libera anche alla mozione presentata dalla minoranza di centrodestra che impegna la Provincia a chiedere al Parlamento l’istituzione della giornata per la vita nascente, intesa non solo come sostegno delle gravidanze difficili o indesiderate, ma anche come sensibilizzazione sulla denatalità. In maggioranza, si sono astenuti presidente e consiglieri del Pd; favorevole il voto di Guido Galperti (Italia Viva). Contrario solo Marco Apostoli, secondo cui l’apertura ai migranti può compensare la denatalità.