
Vendemmia
Montichiari (Brescia), 20 ottobre 2018 - Per l'intera vendemmia avrebbero portato a lavorare tra i filari della Franciacorta i richiedenti asilo pretendendo da loro una percentuale sulla paga oraria. Gli agenti della Locale di Montichiari li hanno arrestati. Le manette sono scattate ai polsi di due indiani e di un pachistano tra i 30 e i 50 anni fermati tra Montichiari, Ghedi e Leno. Caporalato il reato che viene loro contestato dalla Procura di Brescia.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti il terzetto di asiatici per tutto il periodo dell’ultima vendemmia avrebbero condotto un centinaio di richiedenti asilo a raccogliere uva nelle più importanti vigne della Franciacorta. Il terzetto è stato fermato mentre con ogni probabilità era pronto a fuggire: i tre asiatici avevano forse capito che gli inquirenti erano ormai sulle loro tracce. Non ne hanno avuto il tempo e ora, dopo essere stati fermati, si trovano in carcere.
A fare scattare l’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani (già in passato il magistrato con i suoi collaboratori si è occupato di caporalato e recentemente ha iniziato a seguire tutti gli affari che ruotano attorno al mondo della accoglienza dei richiedenti asilo), una serie di segnalazioni che hanno messo in moto le indagini tuttora in corso. L’attenzione degli investigatori si concentra ora sulla società, la Demetra Srl, che avrebbe fornito i contratti di lavoro ai richiedenti asilo finiti nelle mani dei tre caporali asiatici di stanza nella Bassa bresciana da qualche tempo.
Non sono invece coinvolte nelle indagini le aziende della Franciacorta che da agosto e fino a qualche settimana fa hanno avuto tra le vigne i lavoratori. Secondo quanto ricostruito dalla Procura i richiedenti asilo ricevevano una paga oraria tra i 6 e i 7 euro per lavorare 10 ore al giorno. La giornata di lavoro veniva saldata in contanti: gli stranieri dovevano versare 2 euro ai caporali, il resto restava loro in tasca. L’attività degli inquirenti si è intensificata nelle ultime settimane quando sono state sentite decine di giovani lavoratori coinvolte nella vicenda. Molti quelli che avrebbero confermato l’ipotesi investigativa. I tre fermati, ora in carcere a Brescia, nelle prossime ore saranno sentiti nel corso dell’udienza di convalida.