Castelcovati, denunciò uno stupro inventato: rinviata a giudizio a 88 anni

Accusò il vicino di casa, totalmente estraneo ai fatti, che poi si fece oltre un mese in carcere

L'anziana si era inventata di essere stata stuprata

L'anziana si era inventata di essere stata stuprata

Castelcovati (Brescia), 27 ottobre 2018 - Rinviati a giudizio entrambi: lei per calunnia e lui per favoreggiamento alla calunnia. Così si è conclusa l’udienza preliminare nei confronti della 88enne di Castelcovati che nell’ottobre di due anni fa denunciò di essere stata violentata da un vicino di casa, un uomo romeno che venne poi arrestato dai carabinieri.

L’anziana nell’ottobre di due anni fa aveva raccontato, a distanza di qualche giorno dall’episodio, di essere stata aggredita, ferita con un’arma bianca e quindi abusata dal vicino romeno che conosceva da qualche tempo e che sarebbe entrato in casa nel cuore della notte. L’uomo trascorse oltre un mese in carcere, prima a Brescia e poi a Pavia, prima di essere rimesso in libertà davanti alla montagna di bugie messa in piedi dalla presunta vittima. A rimettere le cose in chiaro e a sbugiardare la prima ricostruzione fu l’incidente probatorio eseguito nelle settimane successive all’arresto del romeno. In quell’occasione la violenza sessuale venne completamente smontata dall’esame del Dna eseguito sulle lenzuola del letto dove l’anziana aveva detto di essere stata abusata.

Gli esami avevano infatti rilevato tracce biologiche non riconducibili al romeno ingiustamente accusato ma ad un altro uomo, un 72enne del paese amante da qualche tempo della donna. I due avrebbero costruito ad arte l’accusa nei confronti del romeno perché il suo modo di vivere dava fastidio all’anziana vicina di casa. Una volta rimesso in libertà il romeno (che nel frattempo è tornato in patria), che nei prossimi giorni comparirà sarà davanti alla corte d’Appello di Brescia che dovrà prendere una decisione sulla sua richiesta di riparazione per ingiusta detenzione, aveva denunciato la vicina e l’amante che l’avrebbe aiutata nel cercare di farlo finire in trappola. Ieri la vicenda è finita davanti al gup per l’udienza preliminare. I due imputati sono così stati rinviati a giudizio. Processo il 4 marzo.