Fisco, due arresti nel Bresciano: sequestro beni per 20 milioni di euro

Due persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Chiari con l'accusa di aver frodato l'erario

Finanza

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Brescia, 27 novembre 2017 -  Due persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Chiari con l'accusa di aver frodato l'erario per milioni di euro. Le indagini erano iniziate nel 2015 e riguardavano 9 indagati che, tramite la strumentale gestione di una serie di società edili con le quali sono stati assunti oltre 3.000 operai nel quadriennio 2011-2014, avrebbero, da un lato, omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali obbligatorie occultando, in questo modo, ricavi per quasi 14 milioni di euro e, dall'altro, avrebbero presentato agli istituti di credito falsi modelli di pagamento F24, attraverso i quali avrebbero illecitamente compensato le imposte dovute e soprattutto i contributi previdenziali ed assistenziali gravanti sugli stipendi corrisposti ai lavoratori dipendenti per un ammontare complessivo di oltre 23 milioni.

Il Gip del Tribunale di Brescia ha quindi emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 63enne di Rovato residente in Brescia, e agli arresti domiciliari nei confronti di un 46enne albanese. I reati contestati sono stati l'omessa dichiarazione, l'occultamento della contabilità, l'illecita compensazione delle imposte dovute e la truffa aggravata. Sono stati anche disposti i sequestri di tutte le risorse finanziarie fino al raggiungimento di oltre 20 milioni di euro che, al momento, hanno permesso di congelare 3 unità immobiliari, un motoveicolo e disponibilità liquide per circa 27 mila euro.