MILLA PRANDELLI
Cronaca

Erbusco, l'appello: "Salviamo il bosco di Lorenzo"

Sull’area dedicata al volontario un capannone per trattare rifiuti

I volontari

Erbusco (Brescia), 22 gennaio 2019 - Polemica tra ambientalisti e Comune dopo che l’Amministrazione ha messo in vendita e ceduto a una azienda che tratta rifiuti speciali il terreno dove nel 2016 il circolo di Legambiente Ilaria Alpi e l’associazione Frattimi hanno piantumato una parte del «Bosco di Lorenzo», ovvero un bosco diffuso fatto da 5mila alberi messi a dimora in tutta la Lombardia per ricordare Lorenzo Corioni, giovane socio del sodalizio ambientalista in cui ha anche prestato servizio civile. Legambiente non solo lamenta che saranno estirpati 100 alberi, ma sottolinea che la frazione di Zocco di Erbusco sarà privata del ricordo del giovane, originario del paesino ai piedi del Monte Orfano. Non solo. Legambiente sostiene che la situazione è resa critica dal fatto che l’area si trova a ridosso di una zona residenziale e che l’azienda interessata alla costruzione del nuovo capannone tratta terre di fonderia e materiali potenzialmente pericolosi per la salute dei residenti. Sempre secondo Legambiente il progetto era stato presentato e condiviso dall’Amministrazione Comunale retta da Ilario Cavalleri.

Il sindaco, nelle scorse ore, ha dichiarato che non ha mai dato permessi in merito alla piantumazione in quella specifica area e di averne dato comunicazione per iscritto già nel 2015 agli allora rappresentanti del Circolo Ilaria Alpi e dell’associazione Frattimi. «Personalmente e a nome degli erbuschesi ho sempre caro il ricordo del nostro giovane concittadino Lorenzo Corioni, prematuramente scomparso e che tutti amavamo. Trovo bella anche l’idea del bosco diffuso dedicatogli e che consente di ricordarlo in tutta la Lombardia. Nel 2015 abbiamo dato la possibilità al circolo di Legambiente Ilaria Alpi e all’associazione Frattimi di piantumare 700 metri lineari di aree verdi pubbliche. Una parte di esse è diventata il “bosco di Lorenzo”, un’altra no. Abbiamo dato anche la disponibilità di piantumare la corona del centro sportivo, ma non è stato fatto. Rinnoviamo l’offerta nel caso gli amici dei due sodalizi volessero trasferire le piante oggetto della discussione. Per quanto riguarda l’area in questione, su cui imperversa la polemica, ai tempi è stata piantumata senza alcuna autorizzazione».