E chi cerca assistenza va in pronto soccorso

Nel 2023 gli accessi impropri nelle strutture lombarde sono stati 900mila

Dove manca, o c’è la percezione che manchi, la medicina sul territorio, ci si rivolge al pronto soccorso, a volte anche senza una vera e propria urgenza. Nel 2023, nei pronto soccorso lombardi, sono stati 900milagli accessi impropri, circa un terzo del totale. Il fenomeno caratterizza in generale tutte le Regioni: secondo il monitoraggio Agenas sugli accessi in pronto soccorso, a livello nazionale quelli inappropriati sono il 22% di tutti gli accessi. Si definiscono inappropriati gli accesi in codice bianco, con l’esclusione dei traumi, che finiscono con dimissione al domicilio o a strutture ambulatoriali.

Dai dati emerge che sono soprattutto gli uomini tra 25 e 64 anni ad andare in pronto soccorso per disturbi generalizzati, in modo autonomo oppure inviati dal medico di famiglia per problematiche che dovrebbero trovare risposta altrove. Dall’analisi Agenas, emerge anche un tema di accessibilità dei pronto soccorso: i residenti soprattutto nelle aree interne impiegano più di mezz’ora per raggiungere le strutture sanitarie. In Lombardia, si parla dell’1,10% della popolazione, percentuale sotto la media nazionale, che è del 2,58%, sicuramente lontanissima dal 32,48% della Basilicata. Tuttavia, in valore assoluto, parliamo comunque di 110mila persone che non riescono a raggiungere un pronto soccorso in meno di 30 minuti.

La grande criticità restano però i tempi di attesa, non per le urgenze, ma per i codici diversi dai rossi. Per i 282.029 codici bianchi, l’attesa media è stata di 153 minuti tra l’arrivo e la dimissione (due ore e mezzo circa), mentre per i 2,2 milioni di codici verdi l’attesa è stata di 247 minuti, ovvero quattro ore.

I codici gialli sono stati, nel 2023, 343.163 ed hanno impiegato in media 377 minuti, ovvero sei ore, tempistica che comprende anche visite ed esami, spesso impegnativi vista la maggiore gravità rispetto ai codici bianchi e verdi. Sono circa 2 milioni i ricavi per ticket da pronto soccorso, cifra che pone la regione al quarto posto in Italia.

Federica Pacella