
L’ex cava al confine tra Rovato, Berlingo e Travagliato
Cazzago San Martino, 29 settembre 2015 - Indagine su presunti smaltimenti di rifiuti non a norma nella discarica Macogna, la ex cava ieri è stata dissequestrata. I sigilli (apposti l'11 settembre) rimarranno solo limitatamente a un lotto su sette, ovvero all'area sulla quale sono stoccate le scorie sospettate di avere sforato il limite di alcuni inquinanti (molibdeno, bario) ora al vaglio dei periti. Lo ha deciso il pm Silvia Bonardi, che ha accolto l'istanza della difesa del Drr, la società che gestisce il sito di conferimento. “Le nostre controanalisi e l'esame dell'Arpa ci hanno offerto elementi positivi e tranquillizzanti – ha dichiarato l'avvocato Alessandro Stefana, che ha rinunciato al ricorso al Riesame -. Ora collaboriamo con i consulenti della Procura e rimaniamo in attesa dell'esito della perizia”. Sotto la lente ci sono scorie della Alfa acciai, ma anche materiale inerte che gli inquirenti ipotizzano arrivi dal sito di Expo. Ad oggi sono tre gli indagati per presunto smaltimento di rifiuti non a norma: Claudio Gaffurini, titolare della Drr, Sergio Gaffurini della Nuova Beton, l'impresa incaricata del trasporto delle scorie, e Ettore Lonati, il legale rappresentante della Alfa Acciai.