
Deluse le associazioni di categoria "Avevamo aspettative migliori"
Bene il calo della disoccupazione, ma sul fronte occupazionale c’è ancora molto da fare per superare il disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro. Una lettura che, alla luce dei dati Istat, è condivisa da molti e conferma le difficoltà delle imprese a reperire personale, soprattutto profili medio-alti, da tempo segnalata dalle imprese. "Avevamo aspettative migliori – commenta Roberto Zini (foto), vicepresidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare – per quanto riguarda gli occupati, che invece sono rimasti su un livello invariato rispetto al 2021, e ancora distanti dai livelli pre-Covid. Questo aspetto ci deve far riflettere, anche alla luce del problema di mismatch e della crescita degli inattivi. Su quest’ultimo aspetto incidono ritardi della componente femminile". Anche Pierluigi Cordua, presidente di Confapi Brescia, sottolinea come da tempo le imprese fatichino a trovare manodopera specializzata. "È un problema di non facile soluzione, perché si intreccia col calo demografico, che abbraccia questioni di carattere economico, sociale e culturale. In questo contesto, tutto quello che può essere messo in campo in termini di politiche attive per riqualificare figure lavorative, così come politiche di sostegno alla maternità e aumentare in tal modo il tasso di attività delle donne, sono strategie a breve termine da perseguire". F.P.