
I rilievi sul luogo dell’incidente avvenuto giovedì lungo la bretella della 469 Singh a bordo della sua Fiat Panda si è scontrato con un tir quasi frontalmente
Il lago d’Iseo e la Franciacorta si sono uniti a sostegno dei tre figli di Davinder Singh, origini indiane, da anni residente a Villongo (Bergamo), impiegato alla Efgom di Cologne da quasi 25 anni. Singh è morto giovedì lungo la bretella della 469 a Capriolo. A bordo della sua Fiat Panda, si è scontrato con un camion. Era l’unico riferimento per i tre figli, dato che la loro mamma è morta 14 anni fa, quando l’ultimogenito aveva appena quattro anni. Un’amica di famiglia e una insegnante, ora, stanno facendo di tutto per supportare i tre ragazzi. Il maggiore, Jasptreet, 32 anni, è sposato, mentre il più giovane Navjot vive con la sorella Manpreet, 30 anni, operaia come il padre. Il più grande desiderio della famiglia è di seppellire il padre in India, dove è stata portata anche la loro mamma. Anche per questo l’amica Debora Danesi ha aperto una raccolta fondi su “GoFoundMe”, dove chiede aiuto per i fratelli Singh.
"È una mia idea – spiega – dopo che mi sono confrontata con i miei colelghi. L’intento è fare qualcosa per la nostra amica Manpreet e i suoi fratelli a sostenere le spese economiche per il rimpatrio in India delle ceneri del papà". Il pensiero, però, va anche al nucleo familiare, che ora non conta più sullo stipendio del padre ma solo su quello della giovane donna, "una lavoratrice seria" e che "ha fatto da madre ai propri fratelli, aiutando il papà in ogni modo".
Anche nella scuola frequentata da Navjot si chiede di aiutare i ragazzi tramite la piattaforma online. "Navjot è un ragazzo molto caro – spiega Vanessa Gritti, un’insegnante – e la scuola ha anche il compito di stare vicino a uno dei suoi studenti poiché è un luogo di coesione etra le persone che camminano insieme per un periodo della vita. La scuola serve a rendere i cittadini solidali e credo che sostenere, anche con poco, questo studente e i suoi parenti sia una goccia importante nel mare".
Milla Prandelli