REDAZIONE BRESCIA

Coppia uccisa dal motoscafo: a processo i due tedeschi

Per l’accusa la prova è evidente: il giudice ha concesso il rito immediato. Il 10 novembre in aula

La sera del 19 giugno con il loro Riva Acquarama lanciato in velocità nel golfo di Salò hanno falciato e ucciso Umberto Garzarella, 38 anni, e Greta Nedrotti, 25. Il 10 novembre saranno già a processo. La procura ha chiuso le indagini su Christian Teissman e Patrick Kassen, i 52enni manager di Monaco di Baviera che erano a bordo della potente imbarcazione. Ritenendo ‘evidente’ la prova, il pm Maria Cristina Bonomo ha chiesto il giudizio immediato. E il gip, Andrea Gaboardi, ha accolto la richiesta, e fissato la prima udienza davanti alla prima sezione del Tribunale monocratico. Teissman, proprietario del motoscafo, e Kassen accusati non solo di duplice omicidio colposo aggravato, ma anche cooperazione nel delitto, disastro colposo, naufragio e omissione di soccorso. Teismmann, "causava in cooperazione con l’amico il naufragio del gozzo di Garzarella e dello stesso Riva. I due imputati "altresì cagionavano la morte di Garzarella e Nedrotti conducendo il motoscafo in orario notturno con l’utilizzo di illuminazine impropria e a forte velocità, comunque superiore ai cinque nodi consentiti, determinando una violnta collisione con il natante - prosegue l’atto - mentre quest’ultimo era alla fonda, nelle acque antistanti il porto di Portese, mostrando regolarmente la luce bianca di posizione. A seguito dell’impatto Garzarella e Nedrotti riportavano gravissime lesioni che ne causavano il decesso". Per Teisman la colpa è consistita in "negligenza e imprudenza", nonché nella violazione del codice della navigazione del regolamento della Regione Lombardia, per Kassen "negligenza, imprudenza e imperizia", nonché nella violazione dei codici di cui sopra. Non solo: "dopo il sinistro si davano alla fuga omettendo il soccorso e di darne avviso alle autorità".

Beatrice Raspa