REDAZIONE BRESCIA

Ispezioni in nove opifici del Bresciano, quattro sotto sequestro: operai in nero, stipendi da fame e alloggi degradati

Un’operazione della Guardia di Finanza. Cinque persone sono state denunciate e i sigilli sono stati posti per impedire che l'attività produttiva proseguisse nelle stesse, gravi condizioni di illegalità

La Guardia di Finanza in azione

La Guardia di Finanza in azione

Brescia, 31 maggio 2025 – Cinque denunce e 4 aziende sequestrate. È il bilancio di un'operazione dei finanzieri del comando provinciale di Brescia, nell'ambito del contrasto al lavoro sommerso e allo sfruttamento della manodopera, dopo aver scoperto in alcuni opifici 71operai, di cui la metà al lavoro in condizioni degradanti e con stipendi al di sotto della soglia di povertà. 

I controlli

I militari hanno eseguito una serie di verifiche nei confronti di 9 attività economiche operanti nel settore del confezionamento in serie di abbigliamento, dislocate su tutta la provincia bresciana. Le attività di polizia economico-finanziaria, svolte con l'ausilio di personale dell'Ats Brescia - servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (PSAL), hanno permesso di identificare 71 lavoratori stranieri dei quali 35 impiegati in condizioni di sfruttamento nei 4 opifici poi sottoposti a sequestro.

Stipendi e condizioni degradanti

Nello specifico, all'esito dei controlli svolti, è stato accertato che i lavoratori, tre dei quali irregolari sul territorio dello Stato, percepivano uno stipendio non in linea con i contratti collettivi nazionali e al di sotto della soglia di povertà e che lavoravano e vivevano in condizioni degradanti.

Secondo quanto emerso, oltre a lavorare, i dipendenti vivevano in spazi angusti e privi delle minime condizioni igienico-sanitarie, spesso all'interno degli stessi opifici, in cui sono state trovate cucine e materassi sui cui dormire. 

Lavoratori in nero

Oltre ai 35 lavoratori sfruttati, i controlli hanno evidenziato anche la presenza di 17 lavoratori "in nero" e altri quattro irregolari, ossia impiegati senza contratto o in violazione delle normative sul soggiorno.

Sequestri e denunce

​​​​Pertanto, d'intesa con la magistratura, sono state denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia cinque persone e i loro opifici sono stati sottoposti a sequestro preventivo d'urgenza, per impedire che l'attività produttiva proseguisse nelle stesse, gravi condizioni di illegalità.