
Viviana Beccalossi
Erbusco (Brescia), 14 febbraio 2020 - In Franciacorta non cessa la discussione in merito alla possibile realizzazione di una Concert Hall di fronte al centro commerciale “Le Porte Franche“ di Erbusco. Quattro anni fa un referendum popolare bocciò la proposta di raddoppiare la struttura commerciale sulla stessa area dove si vorrebbero realizzare un maxi teatro da circa 6mila posti, un albergo, una piazza comune, un’area verde e altro ancora. Nelle scorse ore Viviana Beccalossi, a capo del Gruppo Misto in Regione Lombardia ed ex assessore regionale sotto la cui egida è nato il Ptra di Franciacorta, ha depositato un’interrogazione diretta all’assessore al Territorio e Urbanistica Pietro Foroni.
Per Beccalossi la realizzazione della Concert Hall, che sarebbe gestita dalla fondazione Emiliano Facchinetti e diretta dallo stesso Maestro, andrebbe contro il Ptra Franciacorta da lei approvato e che è nato per tutelare e valorizzare il territorio nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente, secondo «soluzioni di organizzazione territoriale orientate a ridurre il consumo di suolo». «Prima ancora di entrare nel merito sull’utilità di un’opera del genere che reputo spropositata – ha detto Beccalossi – mi preoccupa capire come si pensa di procedere in un’area sulla quale gravano vincoli agricoli e paesaggistico-architettonici, che tutto avrebbe bisogno tranne che di nuovo consumo di suolo, di nuovo traffico e nuovo inquinamento a pochi passi dai vigneti di Franciacorta. Nell’interrogazione, che verrà discussa al Pirellone il prossimo 3 marzo, si evidenziano diversi aspetti: circa 30mila mq di terreno interessato dal progetto sono classificati come ‘zona agricola di salvaguardia’».
Beccalossi, con le sue affermazioni, concorda con il pensiero del comitato No Pf2 coordinato da Marco Dotti: «I cittadini con un referendum hanno detto no all’ampliamento delle Porte Franche. Ora viene presentato un altro progetto. Noi lo valutiamo negativamente sia per motivi viabilistici e progettuali, poiché le strade sono insufficienti e poiché solo il teatro avrebbe un’altezza di 27 metri dalla rotonda Bonomelli. Non solo: per ottenere la variante al pgt necessaria a realizzare la struttura serve l’interesse pubblico. Un teatro apparentemente la fornisce. Ma i numeri ci sembrano però spropositati. Per fare funzionare un teatro da 6mila posti servono centinaia di serate l’anno con il tutto esaurito. Cosa che difficilmente accade a teatri blasonati e più piccoli come il Teatro alla Scala, che conta su personale di caratura internazionale». Sabato il comitato farà un sopralluogo sul posto aperto a tutti.