
Pierluigi Collina
Brescia, 9 novembre 2015 - "Chi ti dice 'pelato' è invidioso che tu riesci comunque a fare quello che vuoi fare, con o senza capelli". Così l'ex arbitro Pierluigi Collina ha scritto una lettera al piccolo calciatore di Brescia rimasto calvo a causa di un attacco di alopecia e il cui allenatore per solidarietà si è tagliato tutti i capelli. Era accaduto al termine di una partita in cui il bambino era stato motteggiato dagli avversari coetanei, finendo per piangere ma portando lo stesso fino alla fine la sua partita in campo. "Quando ti senti dire 'pelato', come è capitato anche a me tante volte, non farci caso", ha consigliato l'ex giacchetta nera che ha mandato il messaggio. "Non farci caso perché è con l'indifferenza che puoi dimostrare quanto sia misero chi si esprime così. Il tuo allenatore ha fatto un gesto molto bello, devi esserne fiero. Dimostragli che hai capito il messaggio e non aver paura di far vedere a tutti la tua testa senza capelli. D'altronde tanti personaggi, anche grandi campioni, si radono a zero. Tu hai la 'fortuna' di non aver bisogno di farlo - ha scritto Collina -. Anch'io come te ho una caratteristica particolare, non ho capelli né peli e questo per un'alopecia che mi ha colpito quando avevo 24 anni. Devo dire che sono stato più fortunato di te, perché a 11 anni è molto ma molto più difficile. Come arbitro sono stato 'bravino' (magari se chiedi a qualcuno più grande potrà raccontarti qualcosa...) e di sicuro avrei raggiunto comunque i traguardi che ho raggiunto. Certamente però il non avere capelli mi ha reso molto più riconoscibile e famoso".