
Il deposito di via Togni a Brescia ha ospitato l’ultima tappa di Caetano H2.City Gold, l’a
Per ora è stata una meteora, silenziosa e confortevole come testimonia chi l’ha provato, ma comunque destinata a non fermarsi in città. Ma gli addetti del settore danno per scontato che i bus a idrogeno saranno uno dei tasselli del futuro della trasporto pubblico, che a Brescia potrebbero avere un primo progetto pilota, seppur dai tempi ancora indefiniti. Lo ha confermato Angelo Costa, ad di Arriva Italia, che nel deposito di via Togni a Brescia, ieri ha ospitato la seconda e ultima tappa di Caetano H2.City Gold, l’autobus urbano a idrogeno di 12 metri (autonomia di 400 km, ricaricabile in 9 minuti, emissioni limitate al vapore acqueo) sviluppato dalla portoghese CaetanoBus in collaborazione con Toyota. "L’iniziativa - ha spiegato Costa – è servita innanzitutto a dimostrare che il mezzo esiste, che la tecnologia funziona. Noi abbiamo dato all’Agenzia del Tpl la disponibilità ad avviare un progetto pilota con un paio di mezzi, che consentano di fare dei test". I tempi per accedere al fondo già quest’anno sono troppo stretti; l’agenzia del Tpl si è impegnata a chiedere alla Regione una proroga, ma i produttori potrebbero comunque non essere pronti. "Il passaggio all’idrogeno significa non solo cambiare un mezzo, ma un intero sistema - sottolinea Costa -. Quanto ai tempi, in altri territori dove c’è stato già l’intervento dell’ente regolatore, le nuove introduzioni di mezzi a idrogeno possono avvenire da qui al 2030". Servono infrastrutture, ma anche sostenibilità economica: ad oggi un bus a idrogeno viaggia sui 700mila euro, contro i 220 mila di un diesel, i 270 di uno a gas naturale, i 400 mila euro di un mezzo elettrico. Il rifornimento, nell’unica stazione presente in Italia ovvero a Bolzano, è sui 13 euro al kg, in Germania oscilla tra i 9 e i 10. In attesa dell’idrogeno, nel Bresciano si punta al metano, che per i bus del trasporto urbano è ormai l’ordinario, mentre per l’extraurbano è una ‘conquista’ recente, visto che fino allo scorso anno non venivano prodotti. "Grazie alla partnership con Snam4Mobility – ha ricordato Costa – avvieremo un piano di sviluppo della mobilità sostenibile sul territorio nazionale, a partire dal trasporto locale, proprio iniziando da Brescia, con l’apertura di una stazione di rifornimento a CNG (gas naturale compresso) nel deposito autobus Arriva Italia della città".